Giovedì 18 Aprile 2024

Juventus-Real Madrid 2-1, Morata e Tevez abbattono Ronaldo

I bianconeri si aggiudicano il primo round grazie al rigore dell'Apache dopo che CR7 aveva risposto al vantaggio di Morata. Tutto aperto, ma al Bernabeu basterà non perdere per volare in finale

L'esultanza di Tevez dopo il gol al Real (Afp)

L'esultanza di Tevez dopo il gol al Real (Afp)

Torino, 5 maggio 2015 - Come in un sogno che pian piano diventa realtà, la Juventus fa un altro passetto verso la finale di Champions. Morata e Tevez colorano di bianconero l'andata della semifinale contro il Real Madrid. La legge dello Stadium vale anche per i Galacticos e mette in ombra la stella di Cristiano Ronaldo che in una serata tutto sommato normale trova comunque modo di colpire. I giustizieri del Real sono gli stessi che avevano scalfito le certezze del Dortmund ai quarti: una ricorrenza che fa ben sperare, come quella del 5 maggio, data mai banale da queste parti. La sfida tra l'Apache e l'asso di Ancelotti finisce in parità, ma a far la differenza è per il momento il gol all'alba della sfida di Morata. Vista la difesa del Real e la forza di questa Juve, Berlino non è più lontanissima, anche se la strada non è ancora in discesa. Comunque vada è una vittoria meritata per la squadra di Allegri, capace di mettere sotto i campioni d'Europa e di stringere i denti al momento opportuno.

I movimenti fra le linee di Tevez e Vidal, avanzato per far spazio a un sorprendente Sturaro, regalano un inzio scoppiettante con la Juve che pressa e riparte a velocità supersonica mandando in tilt un Real fragile dietro e impreciso in ripartenza. Fra Pepe e Varane si aprono spazi invitanti e in mezzo sembra capirci poco anche Sergio Ramos, risucchiato dalla velocità degli attori bianconeri che costruiscono la prima palla gol dopo 58'' con Vidal, poco lucido davanti a Casillas, impegnato anche da Sturaro.

Il vantaggio è però solo rinviato e arriva dopo 9' con Morata che non esulta ma fa il suo dovere su un'altra palla persa in dispimpegno dagli spagnoli. Lo Stadium esplode sul suo tap-in da pochi passi dopo la parata imperfetta di Casillas sul diagonale di Tevez. La Juve sembra indiavolata e domina per venti minuti ma appena i ritmi si abbassano il Real viene fuori con il palleggio. C'era da aspettarselo e infatti pian piano la squadra di Ancelotti prende in mano la partita, appoggiandosi molto a sinistra su Isco, con Ronaldo che gironzola per poi mordere al momento opportuno. Il primo squillo arriva da Kroos che impegna Buffon da fuori area, poi lo stesso CR7 trova il taglio che per poco non diventa letale. Con Bonucci inibito per un giallo rimediato dopo appena 4', il Real impressiona quando fa girare palla e trova il pari poco prima della mezz'ora: James fa ammattire Evra e serve a Ronaldo un cioccolatino troppo facile da scartare. La Juve rischia di sbandare e viene salvata dalla traversa, colpita da James Rodriguez dopo un'azione corale da manuale del calcio. 

A inizio ripresa l'episodio che potrebbe cambiare la storia di questa semifinale: su un calcio d'angolo a favore per il Real, il tiro ribattuto di marcelo diventa un assiste per Tevez: l'Apache si inventa un coast to coast interrotto solo da un ingenuo Carvajal che stende l'Apache in area provocando un rigore che lo stesso Tevez non sbaglia davanti a Casillas

Ancelotti si gioca la carta Hernandez, mentre Allegri inserisce Barzagli alzando il muro difensivo un attimo dopo che Ronaldo si è divorato il pareggio. Il Real si riversa in avanti prestando il fianco al solito contropiede, ma non crea mai palle gol clamorose, tanto che Buffon non deve mai compiere parata vere. Nel finale è anzi Llorente, entrato al posto di Morata, a sfiorare due volte il 3-1. Al ritorno non servirà un'impresa, ma un'altra notte da grande Juve. Il Bernabeu non deve fare paura.