Mercoledì 24 Aprile 2024

Pogba superstar, la Juve vola a +7. Samp pari e polemiche col Palermo. Inter ko, festa Toro al 94'

I bianconeri soffrono per un tempo prima di abbattere il Chievo, trascinati dal fenomeno francese che firma il vantaggio e favorisce il raddoppio di Lichtsteiner. La Samp rallenta con il Palermo che protesta per un gol fantasma. Moretti gela San Siro, vincono Cesena e Verona

Paul Pogba rompe il muro del Chievo (Lapresse)

Paul Pogba rompe il muro del Chievo (Lapresse)

Torino, 25 gennaio 2015 - E' sempre più Paul Pogba l'ago della bilancia del campionato. Ancora una volta, il fenomeno francese trascina la Juventus alla vittoria e porta i suoi in fuga. Allo Stadium il Chievo resiste per un tempo, ma la sua resistenza viene abbattuta dal lampo dell'uomo più desiderato sul mercato. Un sinistro da fuori che spezza l'equilibrio e permette ai bianconeri di volare a +7 sulla Roma, bloccata sul pareggio in casa della Fiorentina. A sugellare il successo è il raddoppio di Lichtsteiner, entrato dalla panchina. 

In attesa del Napoli, in campo domani contro il Genoa, il terzo posto è al momento una questione tra Lazio (vittoriosa nell'anticipo contro il Milan) e Sampdoria, rallentata però da un Palermo scintillante. In un Marassi in estasi per Eto'o (FOTO), Eder rompe gli indugi dopo pochi minuti, Vazquez pareggia per i rosanero, poi al 10' della ripresa un tiro di Morganella sbatte sulla parte interna della traversa e rimbalza dentro la porta, ma l'arbitro Cervellera non convalida, malgrado l'assistente di porta fosse in buona posizione. 

L'Inter delude a San Siro e cade al 94' contro il Torino: sotto gli occhi di Thohir, i nerazzurri non sfondano contro i granata che affondano al quarto e ultimo minuto di recupero con Moretti che complica la rincorsa europea di Mancini. In coda, il primo gol italiano di Saviola regala la vittoria al Verona sull'Atalanta. Infine, pesantissimo successo del Cesena che passa 2-1 a Parma lasciando i gialloblù all'ultimo posto in classifica. Davanti al neo presidente Kodra e con Cassano in campo solo nella ripresa, i ducali, in svantaggio grazie alla rete di Pulzetti, raggiungono il pareggio per via di un'incredibile autorete di Cascione. Nel finale, il gol vittoria di Rodriguez che manda su tutte le furie Roberto Donadoni. 

LE PARTITE

Moretti regala la vittoria al Torino (Afp)

INTER-TORINO 0-1: Un gol di Moretti in pieno recupero manda in Paradiso il Torino e scaraventa all'Inferno l'Inter. Parafrasando Lucio Dalla il new-deal di Mancini sembra più efficace solo nei buoni propositi, non nella realtà. Forse il ko interno è eccessivo, ma la verità è che l'Inter sembra di nuovo involuta e il gioco promesso da Mancini per ora è solo sulle lavagne dello spogliatoio perché in campo a vincere è la confusione. E la zona Champions, vagheggiata da Thohir, si allontana sempre più. Il primo tempo è il manifesto dell'impotenza nerazzurra: senza la fantasia di Shaqiri, lasciato in panchina per quasi un'ora, e con tanti personaggi in cerca d'autore e di ruolo - Guarin improvvisato play, Kovacic trequartista spaesato, Obi rispolverato a sinistra - l'Inter soffre la tattica difensiva del Toro e non basta la buona volontà di Icardi. Se i granata si vedono poco o niente dalle parti di Handanovic non è che l'Inter faccia molto di più, nonostante l'assiduo possesso palla, e l'unica vera palla gol arriva proprio allo scadere del tempo, quando uno svarione di Glick lancia in porta Podolski ma il tedesco cincischia e si fa ribattere il tiro da un difensore. Tutto qua e si va al riposo senza emozioni. Nella ripresa il Toro si fa più intraprendente e la partita si vivacizza. Mancini le prova tutte: inserisce Shaqiri per D'Ambrosio spostando Guarin indietro, cambia lo spompato Podolski con Donkor mentre dall'altra parte si vede anche Maxi Lopez, che ritrova in campo il rivale 'in amore' Icardi. L'Inter prova ad accelerare ma il Toro si difende bene e non molla di un centimetro fino alla fine, quando su azione d'angolo Moretti spizza e mette in rete gelando San Siro. Vince il Toro, addio sogni di gloria per i nerazzurri. L'Inter che sta arrivando, tra un anno passerà. E i tifosi nerazzurri si stanno già preparando, è questa la novità.

Il sinistro vincente di Pogba contro il Chievo (Ansa)

JUVENTUS-CHIEVO 2-0: Almeno per qualche ora, la Juventus allunga sino a sette punti la forbice dalla Roma. Sul prato amico, i campioni d'Italia scardinano la resistenza del Chievo mettendo in mostra le doti del 'solito' Paul Pogba, fuoriclasse dal valore inestimabile che fa ancora la volta la differenza. Suo il gol, al 15' della ripresa, che spezza l'equilibrio, sua l'intuizione, con una giocata ai limiti della fantascienza, che permette a Lichtsteiner di far scorrere in anticipo i titoli di coda. Privo di Pirlo, Asamoah e Romulo, Allegri preferisce Morata a Llorente come partner offensivo di Tevez, spedisce Lichtsteiner in panca e affida a Pereyra il ruolo di trequartista. I bianconeri ovviamente fanno la partita ma i veronesi non si chiudono a doppia mandata, provando a sfruttare con Paloschi e Botta gli spazi che i padroni di casa inevitabilmente offrono. La prima, doppia chance è per i campioni d'Italia: Bizzarri è miracoloso su Pereyra; dal conseguente corner, Chiellini incorna di poco alto. Tevez non è incisivo come vorrebbe, la Juve non ha ritmi folli maè proprio Bizzarri a strappare applausi a scena aperta. Chiellini e Morata si fanno minacciosi, il portiere argentino invece non sbaglia un colpo, volando per smanacciare in angolo prima una botta di Vidal (28'), poi un'altro stacco di Chiellini (29'). Nel finale di tempo, scontro aereo tra Evra e Frey: ha la peggio il francese, che esce in barella con un taglio da suturare, rilevato da Biraghi. La ripresa si apre con un tentativo dalla distanza di Marchisio, poi Botta e Vidal non trovano lo specchio. La Juve fatica e dagli spalti piovono addirittura dei fischi, che forse spronano l'orgoglio di un campione vero come Pogba. C'è del genio nel suo gol che toglie i bianconeri dall'impasse: il francese salta Cofie come un birillo e poi fa esplodere un sinistro che Bizzarri può solo raccogliere nel sacco. Una magia del giocatore più talentuoso in campo che regala l'1-0 alla Juve e consiglia Allegri al cambio di Vidal, che esce borbottando e a testa bassa per far posto a Lichtsteiner. Il Chievo sembra accusare il colpo, i torinesi cercano il colpo del ko ma Tevez, al 24', deve fare ancora i conti con Bizzarri. Ma è al 28' che i padroni di casa chiudono la pratica: Pogba arpiona al volo in area e calcia in acrobazia, Bizzarri chiude le gambe e respinge, Lichtsteiner è un fulmine nel mettere dentro il 2-0 in tap-in. La partita in pratica finisce qui, anche se, nel finale, Schelotto sfiora il cosiddetto gol della bandiera calciando di destro sul palo. 

 

La festa dei giocatori del Cesena (Fiocchi)

PARMA-CESENA 1-2:  Il Cesena vince lo spareggio salvezza contro il Parma: i romagnoli passano al Tardini con una partita accorta e le due reti di Pulzetti e Alejandro Rodriguez. I ducali, con Cassano inizialmente in panchina, a parte la clamorosa autorete di Cascione che aveva riaperto a sorpresa il match a metà ripresa, non hanno mai dato l'impressione di potersi rendere realmente pericoloso e soprattutto di crederci. Nei primi 20' si contano giusto un pallonetto da lontanissimo di José Mauri e, dall'altro lato, un'acrobazia di Djuric che finisce fra le braccia di Mirante. Poi, all'improvviso, un lampo di Pulzetti porta gli ospiti in vantaggio: movimento del mediano sul vertice destro dell'area e interno a giro 'alla Del Piero' che si infila nell'angolino lontano. La partita si mette sui binari giusti per gli uomini di Di Carlo, che si chiudono a riccio e partono in contropiede, mentre il Parma palesa le solite lacune in fase di costruzione. Solo Nocerino sfiora il pari con una sassata al volo su angolo, deviata da Palladino.  Donadoni rompe gli indugi e getta nella mischia Cassano al posto del solito spento Lodi, la scossa però non arriva e il Cesena sembra controllare in scioltezza. Il Parma si affaccia dalle parti di Leali giusto con un paio di incornate inoffensive di Rodriguez. Al 22' Djuric può calciare da buona posizione ma il suo esterno destro finisce sugli spalti. I padroni di casa vanno a fiammate ma non sono mai pericolosi, anzi, sono i romagnoli a sfiorare il raddoppio con azioni di rimessa ben condotte dai vivaci Brienza e Djuric. Ma nel calcio l'imponderabile è sempre dietro l'angolo. Accade al 30': incomprensione clamorosa fra Cascione e Leali, il retropassaggio del centrocampista prende in controtempo il portiere e il pallone rotola lentamente in rete. Il Tardini si accende ma il Cesena reagisce subito ed entrambe le squadre si riversano in attacco alla ricerca della vittoria. Il traguardo lo taglia per primo il Cesena con Alejandro Rodriguez, che dopo aver deciso la sfida dell'andata, colpisce anche alla prima di ritorno scaricando in rete un rabbioso destro dopo un rimpallo in area su punizione di Brienza. A fine partita Cassano si sofferma per alcuni minuti a colloquio con gli ultras: ma è dura spiegare perché il Parma abbia solo 9 punti dopo 20 giornate. Cesena a 12, con la salvezza a 7 punti. 

Il gol non gol non assegnato al Palermo (Ansa)

SAMPDORIA-PALERMO 1-1: Aspettando Eto'o, accolto come una star sugli spalti di Marassi dove ha assistito al match assieme al presidente Ferrero e all'altro neo-acquisto Muriel, la Samp rischia di accappottarsi in casa contro un Palermo apparso impacciato inizialmente ma devastante nella ripresa. La scatenata coppia Dybala-Vazquez fa venire i brividi ai blucerchiati e alla fine è solo una svista arbitrale a negare il successo ai rosanero. Finisce 1-1 e va bene alla Samp, che si era illusa dopo il primo tempo di avere la gara in pugno. Gara che sembrava infatti tutta in discesa per i doriani, perché dopo un brivido iniziale, quando Viviano ha dovuto fare gli straordinari su una conclusione di Bolzoni, già al 6' arriva il gol. Assist di Soriano per Eder che con un destro in diagonale supera Sorrentino e spiana la strada ai liguri. Il brasiliano sarà alla fine tra i migliori in campo ed avrebbe potuto anche raddoppiare nel primo tempo, con i rosanero quasi mai pericolosi e sempre in affanno. Il Palermo si rivede però subito ad inizio ripresa e bastano 3' per arrivare il pari: tiro a giro di Vazquez e tutto da rifare per la Samp che perde la testa e rischia il tracollo. Prima una traversa di Dybala, dopo una deviazione decisiva di Viviano, poi è solo l'assenza della goal-technology a negare la rete a Morganella con la palla che dalle immagini sembra aver superato la linea bianca dopo aver rimbalzato sotto la traversa. Samp sotto assedio ed altre tre palle gol per gli ospiti, prima con Vazquez (Viviano devia in corner) e poi con Dybala (sinistro a giro a lato) e Barreto che impegna ancora il portiere di casa. La Samp si vede con una botta di Soriano, che interrompe oltre 20' di dominio rosanero. Finale palpitante col Palermo che prova a vincere fino alla fine ma il risultato non cambia più.

Saviola festeggia il suo primo gol in serie A (Ansa)

VERONA-ATALANTA 1-0: Importante vittoria del Verona che trova il primo gol in Italia per Saviola e supera una Atalanta che è la brutta copia di quella ammirata a San Siro sette giorni fa. Primo tempo equilibrato, col Verona che parte meglio e protesta per un paio di contatti in area su Toni che però l'arbitro decide di non sanzionare. Gli orobici si affidano alle ripartenze ed ai numeri di Pinilla, sempre più integrato nell'attacco dei nerazzurri. I gialloblù sciupano una ghiotta occasione al venticinquesimo, con Tachtsidis che inventa un assist con una rovesciata per Saviola, che tutto solo davanti a Sportiello colpisce di testa ma troppo centralmente favorendo l'intervento coi piedi del portiere. Replica atalantina con un'altra rovesciata, stavolta di Pinilla, che termina fuori di poco. Nel secondo tempo l'episodio che decide l'incontro: fuga di Christodoulopoulos sulla fascia sinistra, splendida giocata a saltare due avversari e assist al centro per l'argentino che appostato all'altezza dell'area piccola mette dentro battendo Sportiello. Benussi non rischia praticamente nulla fino alla fine, con i veneti che si impongono meritatamente. Atalanta da rivedere al prossimo match contro il Cagliari.