Juventus, Buffon da record: La Champions mi spinge a continuare a giocare

Il numero uno bianconero parla della sua carriera e critica il calcio italiano: "Investitori stranieri in A una sconfitta per le nostre tradizioni"

Gianluigi Buffon

Gianluigi Buffon

Torino, 20 marzo 2017 - Minuto 65 di Sampdoria-Juventus, Schick è a terra dopo uno scontro con Asamoah. Il primo a sincerarsi delle sue condizioni è Buffon, che in realtà avrebbe ben altro a cui pensare in quel momento. Il numero uno infatti è appena entrato nella storia della Vecchia Signora, avendo superato Boniperti in quanto a minuti giocati in A con la maglia bianconera. Un traguardo che certifica ulteriormente il suo status di leggenda, anche se per Buffon i riconoscimenti personali sono sempre importanti relativamente. Avrebbe potuto vincere il Pallone d'oro nel 2006, dopo la Coppa del Mondo alzata a Berlino, ma non è un rimpianto questo: il vero cruccio è quello di non essere riuscito ancora ad alzare la Champions, l'ultimo grande titolo che manca nella sua ricchissima bacheca.

RIECCO IL BARCELLONA - Un obiettivo sfumato due anni fa in finale contro il Barcellona, lo stesso avversario che Madama si troverà di fronte nei quarti di quest'anno. Buffon, insieme alla propria fidata difesa, avrà l'arduo compito di stoppare l'attacco più atomico che ci sia in circolazione, capace di rifilare sei gol al Paris Saint Germain nella pazzesca rimonta del Camp Nou. Camp Nou nel quale per altro l'ex Parma ha già vinto un quarto di finale, grazie alla rete di Zalayeta che al tramonto dei supplementari regalò ai suoi la semifinale, poi vinta ai danni del Real Madrid. Quell'edizione vide però la Juventus arrendersi al Milan nell'atto conclusivo e solo ai calci di rigore, nonostante i miracoli di Buffon.

LA CHAMPIONS COME SPINTA EMOTIVA - "Un portiere deve essere masochista, come ruolo può essere paragonato all’arbitro. Ha il potere di comandare ma può solo subire gol, non può segnare, e deve sopportare offese continue. La psicologia dovrebbe studiare questo ruolo così contraddittorio - racconta l'estremo difensore della Nazionale in un'intervista al giornale tedesco "Kicker" - Per me fare una papera è uno shock, ci metto giorni a riprendermi. Da anni mi chiedo cosa mi spinga ancora a giocare. Questa battaglia interiore mi porta forti motivazioni. Se avessi vinto la Champions sarei svuotato: mi sprona. Gli investitori stranieri in Serie A? La Roma agli americani, le milanesi ai cinesi…povera Italia. È una sconfitta per il nostro calcio e le nostre tradizioni".

Francesco Bocchini