Giovedì 18 Aprile 2024

Juventus, Allegri: "Io e Conte siamo diversi". Barzagli ko, a rischio per Berlino

In occasione della consegna del premio Bearzot, il tecnico si proietta alla prossima stagione, ma prima c'è da battere il Barcellona: "Speriamo di fare come la Nazionale nel 2006. In gara secca si può fare, poi penseremo a vincere il quinto scudetto". Lesione muscolare per il difensore

Massimiliano Allegri con la coppa dello scudetto (Ansa)

Massimiliano Allegri con la coppa dello scudetto (Ansa)

Roma, 25 maggio 2015 - Andrea Barzagli rischia seriamente di saltare la finale di Champions League a Berlino contro il Barcellona. Il difensore della Juventus, uscito tra il primo e il secondo tempo della gara contro il Napoli a causa di un fastidio muscolare, ha subito una lesione di primo grado al retto femorale destro. Gli accertamenti diagnostici hanno dunque confermato i timori della vigilia. Barzagli, fa sapere il club bianconero, inizierà immediatamente le terapie e le sue condizioni verranno quotidianamente monitorate, "allo scopo di renderlo disponibile per la finale di Berlino". Difficile possa farcela, dato che i tempi di recupero per questo genere di infortuni sono mediamente di 15-20 giorni. Un problema non da poco per Massimiliano Allegri che senza Barzagli dovrebbe scartare l'ipotesi 3-5-2. 

ALLEGRI: "BERLINO? SPERIAMO DI FARE COME LA NAZIONALE" - Il tecnico non si scoraggia e sogna di completare un triplete storico: "Speriamo di fare come la Nazionale nel 2006. Contro il Barcellona è meglio una gara secca, in cui può succedere di tutto, piuttosto che due... Siamo arrivati in fondo meritatamente e abbiamo grande consapevolezza. Ce la giochiamo e se saremo bravi e fortunati...  La partita è molto facile da preparare. Era più difficile preparare la finale di Coppa Italia", ha detto nel corso della cosegna del 'Premio Bearzot' al Foro Italico vinto dall'allenatore livornese. 

"IO E CONTE SIAMO DIVERSI" - Il tecnico ha quindi ripercorso la sua annata in bianconero, a partire dalle perplessità dei tifosi nel giorno dell'arrivo a Torino: "Quella della Juve era una sfida bella e nella vita le sfide ti danno uno stimolo forte. Ho trovato una società che mi ha protetto e ha sposato in pieno il mio credo, oltre a un gruppo di ragazzi straordinari. Quella dei tifosi è stata una reazione normale, ma alla fine nel calcio contano risultati, professionalità e rispetto". Allegri dribbla un paragone con Antonio Conte: "Nel calcio non c'è un solo modo per vincere, ce ne sono tanti. Siamo solamente diversi però tutti e due alla Juve abbiamo vinto - spiega - questo dimostra che non esiste un metodo unico altrimenti ci sarebbe scritto un libro. Il calcio non è una scienza esatta e questo è anche il bello". 

"VOGLIAMO IL QUINTO SCUDETTO" - L'anno prossimo c'è da aspettarsi la solita Juve affamata: "Sarà un campionato molto più equilibrato, non è scontato vincere 5 scudetti di seguito, sarà complicato, anche perché le avversarie si rinforzeranno sul mercato e avranno voglia di rivalsa. Dovremo essere pronti, con le motivazioni giuste per dare dimostrazione che vogliamo fare un'altra annata straordinaria. Il quinto scudetto sarà il primo obiettivo della prossima stagione".