Alex Sandro (LaPresse)
Torino, 9 dicembre 2016 - Alex Sandro è abituato ad andare al massimo. Le sue discese sulla fascia sono ormai un must allo "Juventus Stadium" e in giro per tutti i campi d'Europa. Nel ruolo, il brasiliano ha davvero pochi rivali e, a distanza di un anno e mezzo dal suo arrivo a Torino, anche i più scettici, che criticavano la società di Corso Galileo Ferraris per i 26 milioni sborsati, si sono dovuti ricredere. L'ex Porto è una delle certezze della Vecchia Signora, uno dei "titolarissimi" e uno di quelli che presumibilmente sarà chiamato a fare la differenza in Champions League, competizione dove caratteristiche come rapidità e dinamismo sono imprescindibili.
PAURA DI NESSUNO - Nonostante i ritmi alti, Alex Sandro sembra sempre avere la situazione sotto controllo. Ecco perché non si scompone dinanzi all'ipotesi di affrontare, come nella passata stagione, una big già agli ottavi di finale. "In Champions meglio arrivare primi o secondi? Vincere il girone era il nostro obiettivo. Adesso aspettiamo il sorteggio e vedremo con chi dovremo giocare. Sinceramente non ho nessuna preferenza particolare per una squadra o un’altra perché mi sento tranquillo e sono sicuro che la Juventus sia in grado di affrontare e poter battere qualsiasi avversario", sottolinea ai microfoni di Mediaset Premium l'esterno carioca, che dopo il turno di riposo osservato contro la Dinamo Zagabria tornerà titolare domenica, in una delle sfide più sentite dell'anno: il derby di Torino.
SULLA SCIA DI ROBERTO CARLOS - Chiaramente è una gara speciale, molto difficile come sempre ma siamo pronti per affrontarlo. Il derby è da sempre una battaglia e credo che la sconfitta contro il Genoa sia stata una buona lezione per noi, per capire bene quello che può servire in partite del genere. Non vediamo l’ora di scendere in campo perché siamo assolutamente preparati per un match di questo tipo", il pensiero di Alex Sandro. Alex Sandro che spesso è stato accostato per qualità ad uno dei migliori terzini che il calcio brasiliano abbia mai conosciuto: Roberto Carlos. "Il paragone con Roberto Carlos mi è pesato? No, da sempre mi sento dire che gioco come lui anche se lui aveva le sue caratteristiche e io ho le mie".