Italia-Scozia, i guai a centrocampo di Conte

Poche ore per decidere su Motta e Montolivo, De Rossi recupera, intanto salgono le quotazioni

Montolivo e Motta in Nazionale (Ansa)

Montolivo e Motta in Nazionale (Ansa)

Bologna, 27 maggio 2016 - «Il regista il regista: tutto deve passare da lui e deve sempre dire sì o no, suggerire miglioramenti. Questo è il vero regista. Viene un momento in cui deve gridare, picchiare il pugno sul tavolo e dire: silenzio! È così che si farà, e sarò io che me ne occuperò». Ridley Scott ha firmato grandi film come Blade Runner, Thelma & Louise e Il Gladiatore, anche se non ha mai vinto un Oscar.

Il regista, che lo scenario sia di celluloide o di erba tagliata è un elemento centrale, insostituibile. Ma per l’Italia e per il ct Antonio Conte quel ruolo (e più in generale quello di centrale a centrocampo) sta diventando un incubo.

Già cinque i giocatori azzurri colpiti dall’anatema della mediana. Non bastavano Marco Verratti e Claudio Marchisio, lungodegenti fuori dai giochi ormai da settimane: da giorni a tenere in apprensione il clan azzurro ci sono Thiago Motta e Riccardo Montolivo, alle prese con guai muscolari.

E, se non bastasse, il convocato dell’ultima ora Daniele De Rossi non sta benissimo (problema al tendine di Achille) anche se ieri si è allenato normalmente e ha giocato una cinquantina di minuti nella partitella in tre tempi con la Primavera della Fiorentina. «Il momento è catartico» direbbe quel cabarettista di Zelig: per questo lo staff medico della nazionale si è preso 48 ore per prendere una decisione definitiva sui giocatori di Paris Saint-Germain e Milan.

Che da quando sono arrivati a Coverciano, martedì scorso, non si sono ancora mai allenati, per loro solo lavoro differenziato per il guaio muscolare al polpaccio destro che li accomuna. Gli accertamenti effettuati ieri mattina a Firenze infondono un minimo di fiducia, soprattutto per Montolivo che sembra avere meno complicazioni rispetto all’italo-brasiliano. In ogni caso Conte ha scelto di non farsi prendere dalla fretta (anche per l’evidente mancanza di alternative) e li terrà sotto osservazione fino all’amichevole a Malta, domenica sera contro la Scozia. Una scelta che va in leggera controtendenza con quanto affermato nella conferenza stampa di qualche giorno fa quando il commissario tecnico aveva tranciato netto: «non possiamo permetterci di aspettare nessuno, abbiamo bisogno di gente pronta». In questo scenario la mancata convocazione di Andrea Pirlo, nonostante l’età e un campionato poco allenante come quello statunitense, potrebbe rivelarsi un boomerang. Ma intanto il tempo stringe perché martedì entro mezzanotte ci sarà da consegnare la lista definitiva dei 23 che andranno in Francia.

Inevitabileche l’infermeria ingolfata faccia salire le quotazioni di un altro italo-brasiliano: Jorginho, reduce da una stagione di alto livello nel Napoli. Jorge Luiz Frello Filho, così si chiama all’anagrafe, è stato rilanciato da Sarri, dopo che Benitez lo aveva confinato in panchina. Primatista nei cinque maggiori campionati europei per palloni toccati in media ogni partita, il centrocampista si è fatto apprezzare per eleganza, pulizia e precisione nel gioco corto: la percentuale dei passaggi completati in serie A ammonta al 90,9% e con 11,395 chilometri percorsi in media a partita si è guadagnato la fama di stakanovista. Chissà che l’Europeo di Francia non sia la sua consacrazione.