Mercoledì 24 Aprile 2024

Inzaghi: "Le parole di Berlusconi non si commentano mai. Il Milan è in crescita"

Il tecnico rossonero: "Abbiamo perso contro una corazzata e se ci avessero dato quel rigore... Siamo in costruzione, ma la società è unita". Probabile esordio dal 1' per Torres e Van Ginkel

Filippo Inzaghi (Ap)

Filippo Inzaghi (Ap)

Milano, 22 settembre 2014 - La trasferta di Empoli per voltare subito pagina e ripartire dopo lo stop smorza-entusiasmo accusato contro la Juventus. Il Milan si rituffa in campionato e viaggia verso la Toscana dove aprirà il turno infrasettimanale. Il k.o. di San Siro non è stato ancora assorbito, il presidente Berlusconi ha mugugnato ("Non fanno quello che dicono"), Barbara ha lodato la squadra ("Grandi differenze rispetto a un anno fa") e anche Pippo Inzaghi vede il bicchiere mezzo pieno: "Le frasi del presidente non si commentano. Tutti volevamo regalare a lui e ai tifosi un successo contro una corazzata: loro hanno tirato cinque volte in porta, noi tre. Hanno vinto con una grande giocata e se ci avessero dato quel rigore oggi faremmo altri discorsi, ma siamo stati bravi a tener testa a una delle squadre più forti d'Europa. Aver dimostrato di non essere molto lontani da loro conferma il nostro processo di crescita".

Empoli, Cesena e Chievo sembrano un trittico ideale per provare a inanellare un filotto di risultati positivi: "Ci aspetta una gara difficile e non guardo oltre. L'Empoli non meritava di perdere con la Roma e sabato hanno recuperato due gol, ma noi siamo il Milan e vogliamo fare tanta strada. Lo spirito sarà quello delle prime tre partite dove abbiamo comunque conquistato 6 punti e non era prevedibile trovarci così in alto".

Al Castellani potrebbe esserci spazio per Torres e Van Ginkel: "Con la Juve abbiamo fatto uno sforzo incredibile e dovrò tenere conto anche di questo. Fernando sta bene ed è pronto, così come Van Ginkel: vedrò se farlo entrare subito o nella ripresa, ma qualche cambio ci sarà. In Italia si va sempre a cercare il pelo nell'uovo e non deve essere così, quando una squadra è in costruzione deve trovare certezze. Sarebbe importante fare una bella partita domani, poi il campo dirà se l'abbiamo preparata nel migliore dei modi", ha spiegato.

Tornando sui rapporti con la società, il tecnico milanista ha detto: "La società è contenta di quanto stiamo facendo. Tutti, il dottor Galliani e la dottoressa Barbara Berlusconi mi sono sempre vicini. Il presidente viene tutte le settimane a Milanello, mi chiamato confermandomi che è contento dello spirito. Non possiamo fare tutto e subito, la squadra ha biogno di tempo e certezze in più ma sono contento della reazione che c'è stata. Se pensavamo di poter battere la Juve vuole dire che abbiamo fatto un grandissimo lavoro".