Mercoledì 24 Aprile 2024

Inzaghi: "Viola come Juve e Roma. Io scarso? Ho segnato 316 gol"

Il Milan attende la Fiorentina. Il tecnico chiama a raccolta i tifosi: "Vincono qui da tre anni, non possono continuare a farlo. Ho tanti dubbi di formazione"

Filippo Inzaghi (Lapresse)

Filippo Inzaghi (Lapresse)

Milano, 25 ottobre 2014 -  "La Fiorentina è una delle squadre migliori del campionato, gioca un grande calcio e per questo fatica meno delle altre in Europa. Con la rosa al completo sono al livello di Juve e Roma. Montella dice che non ero forte tecnicamente? Se mi trova uno che fa 316 gol mi fa un piacere...". Pippo Inzaghi prepara con il vento in poppa l'insidioso posticipo di domenica sera contro i viola: "Giochiamo a San Siro, vorrei rivedere uno stadio bolgia come in questo periodo: loro vincono qui da tre anni e non possonon continuare a farlo. Abbiamo bisogno dei tifosi, la squadra darà tutto come sempreNon possiamo permetterci di fare passi indietro".

Quindi il tecnico traccia un primissimo bilancio stagionale: "Se mi avessero detto che a questo punto della stagione avremmo avuto 5 punti più di loro, ci avrei messo dieci firme. Per loro non vincere complicherebbe la corsa al terzo posto, noi dobbiamo essere bravi a sfruttare questo vantaggio - ha aggiunto - La foza della Fiorentina non sono solo Babacar e Cuadrado, hanno uno dei migliori centrocampi del campionato Montella è un allenatore con idee importanti"

Sui singoli: "Ho ancora tanti dubbi: De Sciglio ha avuto un inizio campionato strano, veniva dal Mondiale, ma ora sta facendo bene. Muntari anche e Bonaventura stanno facendo bene. Il fatto di dover cambiare non ho potuto dare continuità ad El Shaarawy e piano piano si ritoverà la strada giusta", ha spiegato. Infine sulle condizioni di Menez. "Veniva da un infortunio, a Verona era timoroso e non voleva farasi male. Si è sempre comportato bene, i miei dubbi sono sul fatto che abbiamo tanti bravi giocatori e non ho ancora deciso. Menez è una punta, può giocare centralmente che esterno".

Infine, una battuta sull'incontro con Silvio e Barbara Berlusconi: "Quando si ascolta il proprio presidente per quattro ore è gratificante e acculturante, ha dato spettacolo, ha fatto capire perché è Silvio Berlusconi".