Inter, Zhang promette un grande futuro

Dopo il vertice di mercato con la dirigenza il patron di Suning ha assicurato che la squadra tornerà al top. Tronchetti Provera sogna Messi e corregge il tiro sulla lontananza della proprietà cinese

Zhang Jindong

Zhang Jindong

Milano, 30 novembre 2016 - "Noi vogliamo fare il bene dell’Inter, con noi sarà un grande futuro, la voglia è quella di rendere sempre più forte la società, siamo intenzionati a fare le cose in grande”. Così Zhang Jindong davanti ai dipendenti della società nerazzurra al termine di un vertice di mercato tenuto nella sede di Corso Vittorio Emanuele. Il patron del Suning Group si è riunito con il presidente Erick Thohir, il vicepresidente Javier Zanetti, il direttore sportivo Piero Ausilio e il gm Giovanni Gardini. Gli ultimi due sono in scadenza di contratto a giugno, ma prima c’è la sessione di gennaio in cui bisognerà puntellare la squadra (soprattutto in difesa e sulle fasce) ma con il contemporaneo obbligo di sfoltire la rosa per rispettare i parametri del Fair Play Finanziario. “Il fatto che Steven Zhang sia presente a Milano mi sembra un passo avanti importante, una presenza che dà un po’ di certezze all’allenatore e alla squadra. Sono passaggi chiave per il futuro dell’Inter” ha detto lo sponsor-tifoso Marco Tronchetti Provera, che di recente aveva criticato gli azionisti di maggioranza cinesi per la loro lontananza fisica dalla società e dalla squadra. “La squadra ha un grande potenziale, davanti è fortissima ma ha bisogno di continuità e deve impegnarsi per tutta la partita, non solo per 45 minuti. C'è un fatto oggettivo, Gabigol è arrivato all'Inter mentre la squadra stava passando il momento peggiore degli ultimi anni. Per un giovane è importante che si ricrei l'ambiente ideale per giocare. Il mio è sempre Messi, anche se poi ognuno ha il suo. Guardo alla vita sempre con fiducia e spero che talvolta i sogni si avverino” ha aggiunto l’amministratore delegato di Pirelli. Intanto mancano già due giorni al ritorno in campo nella trasferta in casa di un Napoli che ha 4 punti di vantaggio dopo il pareggio con il Sassuolo e la vittoria nerazzurra sulla Fiorentina. Ieri Stefano Pioli ha diviso la squadra in due gruppi ad Appiano Gentile: come di consueto all’indomani di una gara i giocatori maggiormente impegnati hanno svolto un lavoro di scarico in palestra mentre gli altri hanno lavorato più intensamente sul campo.

Palacio è tornato in gruppo e gli unici fuori causa restano Medel e Santon. Intanto parla Danilo D’Ambrosio, tra i pochi ad aver giocato da titolare tutte e tre le gare della nuova gestione Pioli. “Con il Mister mi trovo molto bene; ha portato nuove idee tattiche, un gioco differente e un lavoro fisico intenso Non ci piace vincere facile? Da sempre l'Inter fa soffrire la squadra e i tifosi... Scherzi a parte, è normale che vanno eliminate le pecche di questa squadra, bisogna chiudere prima le partite e rimanere concentrati fino alla fine. Pecchiamo un po' di superficialità e ci sentiamo appagati per il risultato, può succedere se vinci 3-0 contro un'ottima squadra come la Fiorentina dopo venti minuti, ma è un errore da non fare. Da quando è capitano Icardi è cresciuto; è giovane e ha commesso degli errori, come possono fare tutti, ma ora ha più la testa sulle spalle" nota il terzino destro, mentre anche la moglie di Maurito elogia il capocannoniere del campionato con 12 gol, a pari merito con il romanista Dzeko. In un tweet Wanda Nara sottolinea che nessuno come il marito è a quota 16 tra reti e assist nei primi 5 campionati d’Europa. E mentre l’agente di Pioli, Bruno Satin, ha svelato alcuni particolari sul casting per la scelta del nuovo allenatore (in particolare il fuoco di fila di domande su modulo, motivazioni, obiettivi ecc.), Gianfranco Zola fa sapere di essere stato superato in extremis dal 51enne parmigiano. “Sono stato vicino alla panchina nerazzurra, una panchina molto ambita di una squadra importante. Gli allenatori in lizza erano tutti validissimi. Per un momento ho accarezzato l'idea, è stato un onore essere accostato all’Inter. Ora c'è Pioli, tecnico molto valido, che spero faccia bene. L'Inter è una società con grande storia, ora c'è una grande solidità finanziaria e le possibilità ci sono, poi nel calcio serve anche un riscontro positivo dal campo".