Mercoledì 24 Aprile 2024

Inter, tutto in una notte

All’alba a New York il vertice decisivo per le sorti di Roberto Mancini, che chiederà chiarezza ai nuovi vertici cinesi. Presente anche Zhang Jindong. Intanto il Napoli alza la posta per Icardi.

Roberto Mancini

Roberto Mancini

Milano, 26 luglio 2016 -  Sarà la cena di gala interista a New York il teatro dell’atteso vertice tra Roberto Mancini e la nuova proprietà del Suning Commerce Group. Dopo il deludente incontro di Portland con il presidente Thohir l’allenatore pretenderà chiarezza sul proprio futuro e su quello della squadra. Il tecnico di Jesi ci penserà bene prima di rassegnare le dimissioni perdendo in un sol colpo la bellezza di 5 milioni di euro netti, mentre per il club un esonero a stagione non ancora iniziata costerebbe oltre 10 milioni di euro, considerando anche le tasse. Entrambe le parti in causa si muoveranno dunque con i piedi di piombo. In caso di stallo l’Inter potrebbe anche optare per un licenziamento per giusta causa, e partirebbero le carte bollate. Una terza via meno dolorosa sarebbe una buonuscita pari a 2,5 milioni di euro, in modo da dividere equamente le perdite. Ne sapremo di più solo all’alba italiana ed è difficile fare previsioni visto il clima di tensione e di incertezza che regna sovrano in casa Inter. Tra i possibili successori di Mancini guadagna posizioni Leonardo, per cui sarebbe un ritorno sponsorizzato dal consulente Massimo Moratti. I consiglieri del Suning Group invece caldeggiano i nomi dei portoghesi Leonardo Jardim e Vitor Pereira, che dovrebbero però svincolarsi dal Monaco e dal Fenerbahçe. In lizza per la panchina nerazzurra anche Prandelli, Bielsa e Frank De Boer. Intanto non contribuisce certo a far calare il nervosismo l’assalto del Napoli a Icardi. Appena ufficializzata la cessione di Higuain alla Juve per 90 milioni De Laurentiis ha a disposizione un vero e proprio tesoro per rifare l’attacco e il capitano nerazzurro è il primo obiettivo. In poche ore l’offerta iniziale è salita da 40 a 50 milioni di euro, e nonostante la dichiarazione di incedibilità da parte del ds Ausilio, di fronte a un ulteriore rilancio in corso Vittorio Emanuele sarebbero costretti a prendere seriamente in considerazione la cessione di Maurito. Il giocatore andrebbe a guadagnare la bellezza di 6,5 milioni a stagione per 5 anni più 3 milioni di bonus per i diritti d’immagine, e la moglie-manager Wanda Nara potrebbe contestualmente cominciare una carriera parallela da attrice nel prossimo cinepanettone della Filmauro. Nel contratto sarebbe anche inserita una clausola compromissoria ancora più alta di quella che non ha evitato la partenza di Higuain, ovvero 100 milioni di euro. Intanto la ferrea intenzione di Thohir di rispettare il Fair Play finanziario viene in parte smentita da una notizia in arrivo dal Portogallo. Lo Sporting Lisbona avrebbe respinto un’offerta da 45 milioni di euro presentata dai nerazzurri per Joao Mario. A rivelarlo è il padre del centrocampista lusitano. “Le offerte sono discusse dall’agente autorizzato, Kia Joorabchian, con il presidente dello Sporting. Io sono stato informato che il club ha rifiutato due offerte: una da 35 milioni più 10 di bonus dell’Inter e un’altra del Liverpool da 40 milioni” sbandiera Joao Mario Eduardo, aggiungendo di non aver mai fatto pressioni affinché il figlio venisse ceduto perché è un professionista e ha un contratto in essere. “Se dovesse esserci un progetto sportivo ed economico che lo aiuti a crescere, io ho il dovere di pensarci” conclude il genitore del trequartista 23enne fresco della vittoria ai recenti Europei in Francia.