Guangzhou, 26 luglio 2015 - "E' difficile giocare due partite in 48 ore contro formazioni come Real Madrid e Milan. Ma per questa ragione abbiamo scelto di dividerci di fatto in due squadre. Il tifo in Cina è fantastico e cerchiamo di giocare al meglio per ripagare questa grande passione". Archiviata la sconfitta nel derby e in attesa di abbracciare Jovetic, per l'Inter è già tempo di pensare al test contro il Real di Rafa Benitez. "Noi cerchiamo di vincere sempre ma adesso l'obiettivo è quello di mettere minuti nelle gambe e fare più lavoro possibile - le parole di Roberto Mancini in conferenza stampa che risponde così alle perplessità sulla formazione imbottita di giovani schierata nel primo tempo a Shenzhen contro il Milan - Le polemiche in Italia non mi interessano. Se ha vinto il Milan oggi non ci cambia molto, quello che importa è giocare con squadre così che riescono a dare la dimensione del nostro lavoro e ci aiutano a crescere".
Al fianco del tecnico c'era Mauro Icardi. "Contro Milan e Bayern abbiamo fatto bene, risultato a parte. Stiamo lavorando moltissimo e ci serve per crescere tatticamente. Se il Real mi ha cercato? Sì, è vero. Ma io - assicura il bomber argentino, capocannoniere dello scorso campionato al pari di Luca Toni con 22 reti - ho chiesto di restare all'Inter. Sapevo che quest'anno avremmo avuto una grande squadra, sento che la Champions la disputerò l'anno prossimo con questi colori".