Giovedì 18 Aprile 2024

Inter, la sera della verità

I nerazzurri devono battere il Southampton al Meazza per restare in corsa in Europa. De Boer rischia la panchina e si paragona a un pilota di F1. E Icardi torna da capitano sotto la Curva Nord.

Frank de Boer

Frank de Boer

Milano, 20 ottobre 2016 Frank de Boer si gioca tutto contro il Southampton e convoca solo 19 giocatori per la gara cruciale per restare in corsa per l’Europa League. Impossibilitato a schierare in Coppa Joao Mario, Gabigol, Kondogbia e Jovetic l’allenatore nerazzurro deve fare anche a meno dell’infortunato Felipe Melo e dello squalificato Ranocchia, mentre per Biabiany e Miangue si tratta di esclusioni per scelta tecnica. Nella rifinitura è stato provato un 4-3-3 con una sorpresa, ovvero Gnoukouri al posto di Banega. Sempre a centrocampo Brozovic fa il suo rientro a oltre un mese dalla scenata nell’umiliante esordio europeo con l’Hapoel Be’er Sheva. E sulla trequarti si rivede Eder al posto di Perisic. Davanti a Handanovic si disporranno da destra Nagatomo, Miranda, Murillo e Santon con Gnoukouri, Medel e Brozovic sulla linea mediana dietro al tridente Candreva-Icardi-Eder. Il tecnico dei Saints Claude Puel replica con un 3-4-3 che avrà i suoi uomini più pericolosi nel serbo Tadic e in Charlie Austin, che ha segnato 4 gol nelle ultime 4 gare. “La situazione legata al libro di Icardi è stata negativa per tutti, certe distrazioni non dovrebbero esserci. Nulla di esterno deve influire sul nostro rendimento, tutti devono imparare che in futuro queste cose andranno evitate e credo che Mauro abbia capito” ammonisce de Boer, che sarebbe già al capolinea in caso di un’altra mancata vittoria a San Siro (sarebbe la quinta in 6 partite). Il tecnico olandese si paragona a un ottimo pilota di Formula 1 che deve ancora mettere a punto la macchina e chiede pazienza. “Dobbiamo migliorare ma siamo una buona squadra. Se qui non si vince da 5 anni non si può pensare che qualcuno arrivi e stravolga subito tutto. C’è un progetto e io sono ancora vivo. Sarà solo questione di tempo, anche se nel calcio non ce n’è molto e bisogna ancora imparare alcune cose. Abbiamo iniziato un progetto e sto finendo di conoscere la squadra. In un grande club c’è pressione, è normale, ma io e il mio staff stiamo facendo il meglio lavorando duramente. Io sono fiducioso, anche se so che contano i risultati e gli ultimi sono stati negativi” ricorda l’allenatore nerazzurro, che non vuole parlare di mercato e, in caso di sconfitta, rischia di essere rimpiazzato da uno tra Rudi Garcia, Van Gaal, Leonardo e Bielsa. “Bisogna dimenticare la sconfitta con il Cagliari ma non gli errori commessi, e non pensare neppure alla trasferta di domenica a Bergamo. Per noi è fondamentale vincere dopo due gare andate male. Il problema non è il Meazza o lo strano clima di domenica scorsa ma siamo noi. A volte è mancato l’atteggiamento giusto, nonostante la squadra sia forte, e soprattutto in Europa League siamo scesi in campo con poca concentrazione, il che ha fatto la differenza. Non deve più accadere” esorta Davide Santon, che agirà sulla fascia sinistra e conosce bene il calcio inglese dopo aver militato per 4 anni nel Newcastle. Al Meazza si comincia alle 19 con il fischio d’inizio del lituano Mazeika. I cancelli dello stadio saranno aperti dalle 17 mentre già un’ora prima sarà possibile mettersi infila alle biglietterie. NICOLA ZANARINI