Giovedì 18 Aprile 2024

Inter, Kondogbia: "Un'umiliazione la sostituzione col Bologna"

Le parole del mediano francese a Bein Sport France sul rapporto difficile con De Boer: “Si è rotto qualcosa, sarei andato via”

Kondogbia con il tecnico Pioli

Kondogbia con il tecnico Pioli

MILANO, 20 marzo 2017 – Più che il rendimento in campo, Frank De Boer ha pagato l’inesistenza dei rapporti con i suoi giocatori, che poi si è tramutata in risultati del tutto negativi in campo. Tra i misteri della gestione dell’olandese c’è stata sicuramente quella relativa a Geoffry Kondogbia, passato da bidone a giocatore fondamentale nello scacchiere nerazzurro nel giro di un mese e mezzo. Da elemento da sostituire a metà primo tempo a giocatore imprescindibile. Merito di Pioli, o demerito soprattutto di De Boer? Ecco il pensiero del giocatore francese a Bein Sport: “Per me la sostituzione con il Bologna è stata una piccola umiliazione – ha ammesso Kondogbia – Soprattutto sono state le parole di De Boer dopo la partita a farmi male, lì si è rotto qualcosa e se fosse rimasto lui sarei andato via io. Con l’arrivo di Pioli le cose sono andate molto meglio, mi ha detto che un giocatore come me non poteva finire in una situazione del genere, mi ha dato fiducia e questo mi ha fatto sentire importante”. Insomma, non conta solo come un allenatore mette in campo i propri uomini o le scelte che fa, ma soprattutto come gestisce i rapporti quotidiani con i giocatori, come li fa sentire importanti e come crede di poterli valorizzare, e dal momento in cui viene a mancare la fiducia tra giocatore e tecnico tutto crolla come successo all’inizio. Punti gettati al vento e che ora servirebbero come il pane in ottica Champions, ma se fossero stati fatti probabilmente ora non ci sarebbe Pioli sulla panchina.

MORATTI: MOU VERO UOMO SQUADRA – Nella giornata di oggi ha parlato anche l’ex presidente Massimo Moratti, ricordando la splendida avventura con Josè Mourinho in panchina, accostato ad un grande come Helenio Herrera: “Mourinho è stato uno degli allenatori a chiedermi meno giocatori sul mercato – ha ammesso Moratti France Football – L’unica richiesta fu Quaresma, poi non andò bene e mai una volta mi chiamò per pretendere un acquisto”. Anche i suoi modi di rapportarsi con la stampa furono determinanti: “Lo trovai affascinante sentendolo in una conferenza stampa in Portogallo, ha un ingegno sorprendente e le sue dichiarazioni hanno lo scopo di essere funzionali al suo lavoro. E’ stato il miglior professionista che abbia conosciuto in 20 anni di presidenza, è rimasto solo due stagioni ma ha incarnato perfettamente il carattere dell’Inter esattamente come Herrera 50 anni prima”. Passando all’attualità, invece, nelle ultime ore sta rimbalzando con una certa insistenza una voce riguardante il futuro societario dell’Inter: la nuova proprietà cinese starebbe pensando a Claudio Fenucci, ora al Bologna, come futuro amministratore delegato nerazzurro.