Venerdì 19 Aprile 2024

Inter, Icardi si scusa con i tifosi e resta capitano

Dopo un vertice di 70’ con il giocatore la dirigenza nerazzurra ha deciso di non togliergli la fascia ma di infliggergli una pesante ammenda per le violente frasi del suo libro contro gli ultras.

Mauro Icardi

Mauro Icardi

Milano, 17 ottobre 2016 - Soluzione salomonica ad Appiano Gentile. Mauro Icardi resta capitano ma dovrà pagare una multa salata per le violente frasi contro gli ultras nerazzurri contenute nella sua autobiografia. È questo l’esito del vertice di 70 minuti alla Pinetina tra l’argentino e la dirigenza nerazzurra. Il vice-presidente Javier Zanetti, il Chief Football Administrator Giovanni Gardini e il ds Piero Ausilio hanno tenuto a rapporto l’argentino optando per una punizione piuttosto morbida. “F.C. Internazionale, a seguito dell’incontro avvenuto questa mattina tra i dirigenti e Mauro Icardi, comunica che per il capitano nerazzurro sarà applicata la sanzione prevista per aver violato il Regolamento Interno del Club, sottoscritto da ogni giocatore” si legge in un comunicato ufficiale del club, che prosegue poi con un atto di contrizione del diretto interessato.

“In questi due giorni ho vissuto una parentesi triste della mia storia nerazzurra. Ma in una famiglia - e mi hanno sempre insegnato che l’Inter prima di tutto è una grande famiglia - i momenti difficili o le incomprensioni possono capitare. Tutto nasce da una pagina del mio libro, che probabilmente è stata buttata giù troppo d'istinto. Una pagina dove alcuni toni sono inappropriati e sono davvero dispiaciuto che ci siano andati di mezzo proprio i tifosi dell’Inter. Questo ha offeso tanta gente, ma bisogna guardare sempre avanti e, se si può, fare di tutto perché le cose tornino al proprio posto. Per questo mi scuso e mi impegnerò perché queste pagine non ci siano più, in modo che nessuno possa sentirsi offeso, tradito e minacciato. Oggi ho parlato con la Società, abbiamo chiuso questa brutta parentesi e, tutti insieme, abbiamo un solo obiettivo: il bene dell’Inter, perché niente è più grande dell’Inter. Per questo motivo ho accettato ogni decisione del Club. In futuro cercherò di essere molto più attento, cosa che il mio ruolo nella squadra impone. Ora, uniti più che mai, prepariamo i prossimi impegni con la massima determinazione” ha scritto Icardi, che cercherà quindi di convincere la Mondadori a cambiare le pagine incriminate della sua autobiografia, in particolare quelle in cui si ripromette di affrontare a uno a uno gli ultras che contestarono la squadra dopo la sconfitta del 2015 in casa del Sassuolo chiamando in suo aiuto anche alcuni amici argentini.

E all’indomani della spedizione di alcuni membri della Curva Nord davanti all’appartamento di Icardi, oggi la Digos di Milano ha effettuato un sopralluogo nel condominio dove l’argentino abita con Wanda Nara e i figli. Gli agenti hanno acquisito le registrazioni delle telecamere a circuito chiuso dello stabile in zona San Siro, ma testimoni oculari riferiscono che non c’è stato alcun confronto tra il calciatore e gli ultras che hanno appeso uno striscione contro di lui. “Un grande caos in cui non voglio entrare” si limita a commentare un Massimo Moratti molto meno ciarliero e disponibile del solito. Prima del comunicato ufficiale Maurito aveva anche mandato un messaggio distensivo via Instagram postando una foto della maglia nerazzurra e la frase “non la lascio mai sola”. E non tutti i tifosi sono contro di lui, visto che in sua difesa è stata lanciata una petizione on line. “Noi interisti e uomini di buon senso ripudiamo le aberranti gesta della curva nord del giorno 16/10/16 ai danni del calciatore Icardi Mauro, dal comunicato mattutino ai disordini serali. Riteniamo che sia INACCETTABILE attaccare con quei toni un tesserato della NOSTRA società, nonché nostro giocatore simbolo e capitano, semplicemente perché ha riportato la sua versione degli avvenimenti di Reggio Emilia del 01/02/15 al termine della partita Sassuolo-Inter, versione tra l’altro confermata da testimoni oculari e da registrazioni televisive. Riteniamo che il ragazzo sia stato imparziale nella sua esposizione, sottolineando i suoi errori, scusandosi per la frase estremamente discutibile pronunciata dopo i fatti di Reggio Emilia e spiegando la stessa, sottolineando come non fosse sua intenzione colpire l’istituzione della curva nord, bensì gli ipotetici squilibrati che sarebbero potuti andare sotto casa sua (cosa che alla fine, purtroppo, è accaduta). Chiediamo inoltre ai signori Ausilio Piero e Zanetti Javier Aldemar e alla società tutta di rivedere le posizioni espresse nel post partita di Inter-Cagliari. Noi amiamo veramente l’Inter e non vogliamo che simili atti minino il buon nome della squadra che amiamo. Forza Inter sempre, i tifosi” si legge nel comunicato dei promotori dell’iniziativa a sostegno di Icardi.

Intanto la sconfitta con il Cagliari ha fatto precipitare la squadra a metà classifica a -10 dalla vetta e in caso di un nuovo risultato negativo giovedì in Europa League con il Southampton Frank de Boer rischierebbe davvero la panchina. Torna a circolare il nome dell’ex tecnico della Roma Rudi Garcia. E in vista della cruciale gara del Meazza con gli inglesi (arbitro il lituano Mazeika), oggi è andata in scena una prima seduta alla Pinetina, dove i giocatori maggiormente impiegati ieri hanno lavorato in palestra mentre tutti gli altri si sono allenati sul campo.