Inter, evitato l’esonero de Boer pensa all’Atalanta

I nerazzurri sono già tornati al lavoro ad Appiano Gentile dopo la sofferta vittoria sul Southampton. Domenica c’è la trasferta di Bergamo contro Gasperini, ex dal dente avvelenato.

Frank de Boer (LaPresse/Spada)

Frank de Boer (LaPresse/Spada)

Milano, 21 ottobre 2016 -  Espugnato il Meazza per la seconda volta in stagione, la prima in Europa League, ora Frank de Boer deve ritrovare il successo anche in trasferta per puntellare la sua panchina. Domenica c’è il derby con l’Atalanta e questa mattina ad Appiano Gentile è cominciata la breve preparazione in vista dell’insidiosa gara di Bergamo. Chi ha giocato ieri sera contro il Southampton si è limitato come al solito a una seduta defaticante in palestra, dove si sono viste facce di nuovo distese.

In particolare nella gallery fotografica sul sito ufficiale dell’Inter spicca un bel cinque scambiato con il sorriso sul volto da Icardi e Brozovic, i due giocatori finiti più vicini all’occhio del ciclone negli ultimi tempi. Dopo il rigore sprecato con il Cagliari e le polemiche con la Curva Nord sulla sua autobiografia, al ritorno a San Siro il capitano è sembrato più sereno e grintoso mentre il centrocampista croato rispolverato dopo oltre un mese di punizione per motivi disciplinari era stato protagonista di una prestazione decorosa fino al secondo giallo rimediato al 77’. Già ammonito Brozo avrebbe potuto e dovuto evitare un’entrata del genere da dietro e nel dopopartita de Boer gli ha tirato le orecchie, anche perché la squadra ha sofferto tantissimo in 10 ed è stata salvata solo da un intervento sulla linea di Nagatomo e da una parata leggendaria da parte del felino Handanovic.

Archiviata la prima soddisfazione in Coppa è già tempo di rituffarsi in clima campionato. Il tempo per rifiatare prima della gara con l’Atalanta è davvero poco, ma nonostante l’importanza della posta in palio con il Southampton de Boer è comunque riuscito a far rifiatare qualche titolare. Alle 15 di dopodomani allo stadio Atleti Azzurri d’Italia scenderà in campo un’Inter diversa in almeno 4 elementi rispetto a quella di Coppa con Ansaldi e D’Ambrosio candidati a sostituire Nagatomo e Santon sulle fasce e i sicuri rientri di Joao Mario, Banega e Perisic al posto di Brozovic, Gnoukouri ed Eder. I nerazzurri bergamaschi hanno inflitto la prima sconfitta stagionale al Napoli e Gianpiero Gasperini spera di togliersi un’altra soddisfazione da ex di turno.

A proposito di ex, torna a parlare Diego Milito. “La semifinale di ritorno della Champions League 2010 a Barcellona è stata la partita più sofferta della mia vita. Fu una gara particolare, un match che aveva un significato speciale per tutto quello che rappresentava, perché avevamo un vantaggio da difendere e ci eravamo preparati per farlo. Giocare al Camp Nou è complicatissimo in 11 contro 11, immaginatevi in inferiorità numerica, in 10 contro 11. Avevamo due gol di differenza da difendere contro il miglior Barcellona della storia, ad un passo da una finale dopo 45 anni dall’ultima vittoria dell’Inter. Mourinho, che è un grande allenatore e un grande gestore del gruppo, fu costretto a fare un cambio negli spogliatoi perché Pandev non ce la faceva, e dopo pochissimi minuti ci ritrovammo a giocare in uno in meno. All’ultimo minuto gli annullarono anche un gol di Bojan per un fallo di mano di Touré che generò qualche dubbio, ma io dico sempre che la qualificazione ce la siamo conquistata a Milano, con un mio gol, uno di Maicon e uno di Sneijder”.