Inter, duro confronto dopo Firenze: Pioli ha pensato alle dimissioni

La dirigenza ha redarguito la squadra dopo il ko di Firenze, contro il Napoli serviranno gli attributi. E c'è chi mormora che Pioli stesse per mollare...

Stefano Pioli

Stefano Pioli

MILANO, 24 aprile 2017 - E' successo realmente di tutto a Firenze dopo il rocambolesco 5-4 con cui la Fiorentina ha battuto l'Inter. Il ritardo con cui Pioli si è presentato davanti ai microfoni delle varie tv ha alle spalle una spiegazione che illustra bene la bollente situazione in casa nerazzurra.

URLA DI AUSILIO - La prima a intervenire negli spogliatoi del Franchi è stata la dirigenza, imbufalita per la prestazione della squadra. E' stato il Ds Ausilio a strigliare i giocatori, con urla che si sarebbero sentite nei corridoi dell'impianto. Dopo il rimbrotto per la partita malamente persa è chiaramente arrivato l'ultimatum: da ora in avanti si tirano fuori gli attributi. L'Inter riprenderà domani a lavorare per la sfida proibitiva contro il Napoli, la minaccia è quella di un ritiro punitivo ma si farà leva sull'orgoglio della squadra e tutto dovrebbe rimanere solo una ipotesi. Resta però la delusione per l'ultimo mese, frutto di un atteggiamento sbagliato della squadra su cui in estate la società rifletterà. DIMISSIONI DI PIOLI - Secondo la dirigenza, dunque, non è Stefano Pioli il responsabile anche se la sua permanenza il prossimo anno ormai è del tutto fuori programma. Ma Pioli avrebbe pensato di farsi da parte subito, troppo deluso dall'atteggiamento della sua squadra a Firenze. Dopo un breve colloquio con il suo staff, avvisato dell'intenzione di farsi da parte, Pioli ha fatto presente alla dirigenza che se per risolvere il problema sarebbero servite le sue dimissioni, le avrebbe presentate. Ausilio e compagnia avrebbero potuto giocare la carta Vecchi, invece è stata ribadita fiducia al tecnico anche tramite Zhang jr. che ha voluto confermare Pioli. Tocca alla squadra ripartire e salvare il salvabile, ora sono tutti sotto esame e non balla solo la riconferma del tecnico ma quella di gran parte dei giocatori. Contro il Napoli, fuori gli attributi.