Milano, 9 dicembre 2016 - “La vittoria di ieri sera non conta tanto, ma spero che possa portare fiducia al gruppo in un momento così difficile. Ora speriamo di fare un filotto di vittorie da qua a Natale per riguadagnare l'autostima. Sarebbe importante, ci darebbero tanta fiducia per il 2017". Ringalluzzito dalla doppietta allo Sparta Praga Eder cerca di scuotere anche i compagni e indica l’unica strada possibile verso il terzo posto, ovvero chiudere l’anno con tre vittorie su Genoa, Sassuolo e Lazio.
“Da questi periodi si esce solo con tanto lavoro e noi stiamo lavorando bene. Davanti ai miei obiettivi personali per questa stagione metto sempre l'obiettivo della squadra e della società, che è quello di cercare di andare in Champions. Sappiamo che siamo indietro ma ci sono ancora tanti punti a disposizione e tutto può ancora succedere. Dipende solo da noi" aggiunge l’italobrasiliano. Intanto domenica sera al Meazza arrivano i rossoblù liguri di Giovanni Simeone, che ha agitato la settimana con le sue dichiarazioni sul ritorno del padre Diego all’Inter.
“Lui è contento dell'Atletico Madrid e l'Inter ha già un bravo allenatore come Pioli. Questa storia è stata gonfiata dalla stampa" ha detto il Cholito intervistato dalla Bbc. Intanto sul fronte mercato il direttore sportivo Piero Ausilio è già attivo sia in entrata che in uscita e pensa a uno scambio Jovetic-Badelj con la Fiorentina. L’attaccante montenegrino non vede l’ora di andarsene per il poco spazio avuto a disposizione sia con Frank de Boer che in questa prima parte della gestione Pioli. Il mediano croato sarebbe aiutato nell’inserimento dai compagni di Nazionale Perisic e Brozovic, ma per assicurarselo bisogna convincere la Viola e vincere il derby con il Milan.
E sono diversi i possibili affari sull’asse con la Sampdoria, che è pronta a privarsi del giovane centrocampista uruguaiano Torreira e del 18enne difensore portoghese Pedro Pereira (su cui c’è anche il Benfica) in cambio del ritorno di Eder e/o del prestito di Gabigol e di Andreolli. Intanto l’ex centrale del Siviglia festeggia il ritorno in campo a oltre un anno dalla rottura del tendine d’Achille. “In futuro mi aspetto solo di crescere, ho ancora un piccolo passo da fare: devo arrivare al 100% e quando il mister penserà che posso essere all'altezza dovrò rispondere presente. Difendere a tre o quattro cambia poco, l'importante è saper leggere le situazioni" sottolinea Andreolli, che ringrazia i compagni per avergli permesso di indossare la fascia di capitano nella gara del rientro dopo la lunga assenza.
Intanto questa mattina la squadra è tornata al lavoro ad Appiano Gentile, dove la rosa è stata divisa in due gruppi: lavoro specifico per chi è stato impegnato contro lo Sparta, allenamento sul campo per tutti gli altri. E domani alla Pinetina sono in programma la rifinitura e la conferenza stampa di Pioli alla vigilia del posticipo con il Genoa.