Sabato 20 Aprile 2024

Honda duro con Milan e Mihajlovic: "Servono investimenti, non vanno tante cose"

Il giapponese critica società e tecnico: "I problemi sono sempre gli stessi. E' sbagliato dare la colpa ai giocatori: o si fa come Psg o City oppure occorre riesaminare la struttura della società"

Keisuke Honda (Alive)

Keisuke Honda (Alive)

Milano, 6 ottobre 2015 - La pesante sconfitta di domenica sera contro il Napoli ha ufficialmente riaperto la crisi del Milan: lo 0-4 incassato a San Siro, quarto k.o. su sette partite di campionato, è un risultato duro da digerire per una società che da luglio sventola la Champions quale obiettivo minimo: a oggi, il terzo cambio di allenatore in due anni e mezzo e soprattutto i novanta milioni di euro spesi sul mercato non hanno prodotto i frutti sperati. Così, dopo appena tre mesi dal suo sbarco a Milanello, Sinisa Mihajlovic è già sotto esame. La società al momento tace: nessuna parola né dalla famiglia Berlusconi, né da Adriano Galliani. Il tecnico, che ha ricevuto il celebre Tapiro d'oro da Striscia la Notizia, si è preso le sue responsabilità: "E' colpa di tutti, mia soprattutto. Spetta alla società decidere sul futuro". 

Al serbo non faranno sicuramente piacere le parole arrivate da Keisuke Honda dal Giappone, dove si trova in ritiro con la sua nazionale: "I problemi del Milan sono molto chiari, anche perché sono sempre gli stessi. Se non impariamo nulla da questa sconfitta, vuole dire che siamo molto lontani dalla ricostruzione del club". Parole durissime che fanno ancora più rumore perché pronunciate da un giocatore che fa dell'aplomb un rigoroso stile di vita.

Arrivato al Milan due anni e mezzo fa, Honda è stato impiegato con una discreta regolarità sia da Seedorf che da Inzaghi. In questa stagione, con Mihajlovic in panchina, ha iniziato da titolare come trequartista alle spalle delle due punte mentre è rimasto a guardare nelle ultime due partite perse contro Genoa e Napoli: "Non capisco perché sto fuori", tuona Honda che poi si lascia andare una riflessione durissima sulla gestione del Milan con un messaggio diretto alla società: "A giudicare dagli ultimi anni penso sia chiaro che non si possa far ripartire questo club se non investendo tanto denaro come fanno al Psg o al City. O fai così, oppure occorre riesaminare la struttura della società. Dirigenza, allenatore e tifosi devono rendersi conto della situazione".

Il numero 10 rossonero ne ha anche per l'allenatore: "Mihajlovic dice che il problema è l'approccio mentale dei giocatori? Non capisco, non ha senso dare la colpa ai giocatori. Negli ultimi anni il Milan ha mandato in campo tanti uomini e quest'anno ha speso cento milioni, ci sono tanti nazionali, eppure come mai non riescono a rendere quando arrivano al Milan? Per cambiare questo club occorre cambiare totalmente i criteri di valutazione da parte di tutti: dirigenza, tecnico, tifosi e media. In caso contrario ci vorrebbero almeno 5-10 anni. So che riceverò critiche per queste parole, ma sono importanti per il futuro del club". Uno sfogo dovuto forse all'affetto che Honda nutre per il Milan. Chissà però come società e tecnico prenderanno le sue parole.