Giovedì 18 Aprile 2024

Un nuovo Honda per il Milan: da mistero a bomber infallibile

Arrivato tra le perplessità dei tifosi, il giapponese è il nuovo capocannoniere della serie A. Inzaghi lo coccola, Galliani svela il mistero con ironia: "L'anno scorso avevamo il fratello"

Honda, l'uomo in più del Milan (Ansa)

Honda, l'uomo in più del Milan (Ansa)

Verona, 19 ottobre 2014 - I fotografi intorno a lui sono sempre stati numerosi e generosi: flash a ripetizione non solo per le sue prestazioni in campo ma anche per il suo essere alla moda. Oggi però Keisuke Honda sta meritando tutto il clamore mediatico che accende nel suo Giappone ogni qual volta che si muove. La capigliatura bionda ossigenata viaggia veloce in campo con la maglia numero dieci del Milan. Pippo Inzaghi ci ha sempre creduto, Galliani ci sperava.

L'inizio di campionato ha detto che sono arrivate le conferme: il Milan non si era sbagliato a puntare su di lui. Con la doppietta di Verona, la prima in Italia, Honda è arrivato a sei gol in sette partite affiancando Tevez in testa alla classifica dei marcatori.  L'anno scorso era sbarcato a gennaio fermandosi a una sola rete e naufragando insieme a Seedorf. 

Honda è invece adesso uno dei simboli della rinascita rossonera, un giocatore imprescindibile per Inzaghi che adora il suo piede fatato, la freddezza davanti alla porta, l'intelligenza tattica e la forza fisica: "Parlo da lui dai primi di agosto - ha ricordato il tecnico nel dopo Verona - E' un grande professionista. Volevamo un giocatore a sinistra per il 4-3-3, poi mi sono accorto che Honda ha grande tecnica e passo. Ma i meriti vanno tutti a lui". 

Dietro la rinascita di Honda c'è una ritrovata condizione fisica (la scorsa stagione aveva saltato la preparazione estiva arrivando spremuto) e l'ambientamento in Italia che passa dall'apprendimento dell'italiano. Galliani ha riassunto così la trasformazione del giapponese: "Ci avevano mandato il fratello di Honda, abbiamo protestato e ci hanno mandato Honda".