Venerdì 19 Aprile 2024

Giro d'Italia, Contador: "In rosa fino a Milano". Aru: "Ho sbagliato io"

Il Pistolero ha aumentato il vantaggio su Aru dopo la dodicesima tappa vinta: "Fabio era in difficoltà, ma bettere Gilbert era impossibile. Ora penso a fare una buona crono". Il sardo: "Ho avuto un calo di zuccheri"

Alberto Contador (Lapresse)

Alberto Contador (Lapresse)

Monte Berico (Vicenza), 21 maggio 2015 - Sulla rampa del Santuario, a guadagnare è ancora Alberto Contador: distacco più abbuono, fanno nove secondi su Uran e Porte e 14 su un Aru apparso meno brillante dei giorni scorsi. Non è un risultato casuale per lo spagnolo: nelle due salitelle che precedono quella del traguardo, si accorge che il giovane rivale non è reattivo e prova a stuzzicarlo. Il resto lo fa nel chilometro finale che porta al traguardo, seguendo da vicino il successo di Philippe Gilbert, belga che in arrivi di questo genere è un fuoriclasse.

«La giornata è andata bene, il finale è stato veloce, la pioggia ha reso la discesa difficile ma tutto è andato per il meglio. Sono contento, ogni giorno mi sento meglio. Ho visto anche oggi Aru un po’ in difficoltà, a 600 metri sono uscito dalla sua ruota per provare a guadagnare qualche secondo. Vincere la tappa contro Gilbert su questo tipo di arrivo era impossibile, ma va bene così».

 

E’ una tappa a favore di Contador anche quella che dalla Romagna sale in Veneto, bruciando le prime due ore a quasi 50 orari e subendo la furia della pioggia nella seconda parte. «È stato un Giro corso a tutta, siamo tutti stanchi anche se le vere montagne devono ancora essere percorse - racconta lo spagnolo -. E’ un Giro competitivo e lo è stato sin dalla prima tappa, dunque è normale che le forze siano un po’ in calo. Non credo che corrano in difesa, forse Porte, ma Aru e l’Astana no. Probabilmente negli ultimi due giorni sono stati meno aggressivi, ma finora non credo che siano rimasti ad aspettare».

Il tempo dell’attesa sta scadendo: venerdì c’è la maxi crono a Valdobbiadene, tappa da distacchi pesanti e non da pochi battiti. «Non ho ancora studiato bene la crono. Porte potrebbe essere favorito così come Uran e poi vedremo come potranno comportarsi i vari specialisti Astana. Questa sera il mio meccanico Faustino verrà nella mia stanza e proveremo la posizione per impostarla al meglio, soprattutto in relazione alla mia spalla. Non è il miglior degli scenari partire non perfettamente aerodinamico, ma devo pensare alle mie condizioni e a fare una buona crono. I secondi guadagnati su Aru sono importanti, ogni giorno puoi perdere minuti e tutto il vantaggio che riesci a mettere da parte è fondamentale. Comunque io sto sempre meglio, l’obiettivo resta tenere questa maglia che amo fino a Milano». 

Più lontano da Contador (ora è a 17 secondi), Fabio Aru spiega il suo giorno difficile: «Ho sofferto nel finale un calo di zuccheri. Il finale è stato abbastanza tortuoso, non c’è stato modo di mangiare, ho sbagliato io e sono arrivato spento. Detto ciò non sono preoccupato, le tappe che contano arrivano adesso. Contador è  più esperto di me, ma io non mollo».

Sul monte Berico, che sogna di ospitare il Mondiale del 2020, a portare l’arcobaleno è l’ex iridato Gilbert, collezionista di grandi classiche e uomo da arrivi come questo. «Oggi non potevo sbagliare, era l'ultima possibilità di vincere una tappa per me in questa corsa. Ci credevo molto, avevo visionato il percorso prima della Milano-Sanremo, conoscere lo strappo finale ha fatto la differenza. Il tracciato era già impegnativo, il brutto tempo ha reso le strade più viscide ma il finale era disegnato per me. Non è stata una sorpresa trovarmi dietro Contador nell’ordine d’arrivo, né lo sarebbe se dovesse vincere Giro e Tour: basta solo che risparmi un po’ di energie. Io, dopo un inizio di stagione al di sotto delle mie aspettative, aspettavo una vittoria così importante. Tra cinque anni potrebbero organizzare qui il mondiale? Vedremo, manca ancora molto... Preferisco godermi questo successo e pensare agli obiettivi che mi sono prefissato per quest'anno e per il prossimo».