Sabato 20 Aprile 2024

Giro d'Italia 2017, le pagelle della nona tappa

Quintana non sbaglia una mossa Oggi giorno di riposo, domani la crono

Quintana (LaPresse)

Quintana (LaPresse)

Blockhaus (PE), 14 maggio 2017 - Il temuto Blockhaus incorona Nairo Quintana come il grande favorito del Giro d'Italia 2017. Il colombiano della Movistar vince la nona tappa, la Montenero di Bisaccia-Blockhaus di 149 km staccando tutti i rivali con un allungo micidiale a circa 4km dalla fine quando la salita era ad una pendenza anche del 14%. Quintana precede di 24" il francese Pinot della FDJ e l'olandese Dumoulin del Team Sunweb.

Giro d'Italia 2017, classifica e risultati dopo la nona tappa 

10 a Quintana. Atteso da tutti sulla prima salita, puntualmente si presenta: non sbaglia una mossa con la squadra, non sbaglia nemmeno lui, fiaccando la resistenza di Nibali e Pinot a suon di attacchi. E’ il più forte in salita e lo dimostra: con tutte le montagne che restano in questo Giro, ha un bel vantaggio.

9 al Blockhaus. Salita vera, la più dura del Giro. Fa selezione, si offre come palco per uno spettacolo che non manca. E mette in fuorigioco tutti i nostalgici del Blockhaus di Merckx, quello di mezzo secolo fa: molto meno impegnativo di questo.

8 a Dumoulin. Nella tappa di Quintana, è lui il vincitore morale: rimontare su pendenze simili per l’olandesone è una vera impresa. Specialmente a due giorni da una crono che gli sorride: difficile pensare che martedì a Montefalco in rosa non ci vada lui.

7,5 a Pinot. Da debuttante al Giro, non tarda a salire sul podio di giornata. Come Quintana, mostra subito le sue carte: è uomo di salita e in salita c’è. Adesso gli tocca l’esame più duro: mantenere questra continuità per tre settimane.

1A tappa
1A tappa

6,5 a Nibali. Sta con Quintana finchè le pendenze glielo permettono, lavorando in agilità per non mandare in ebollizione il suo motore. Contiene il distacco in un minuto, sapendo che questa era giornata per il colombiano e non per lui: in montagna, lo Squalo rende meglio quando di salite ce ne sono almeno un paio e non una soltanto.

3 a Van Garderen. Si perde per strada come Zakarin, Kruijswijk e la maglia rosa Jungels: accreditato di qualche chances per la classifica, puntualmente la butta via alla prima occasione.

0 al poliziotto in moto. La sua scriteriata idea di fermarsi su un lato della strada mentre il gruppo dei big viaggia a tutta velocità costa il Giro a tre nomi eccellenti come Thomas, Landa e Adam Yates. Con un gesto inspiegabile, perché immotivato, condiziona la classifica più di quanto non sia riuscito a fare Quintana con le sue gambe.

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