Giovedì 18 Aprile 2024

Giro di Romandia, terza tappa a Viviani

Fresco di esclusione al Giro d’Italia, l’olimpionico dell’omnium si prende una rivincita, sia pur parziale, vincendo la volata di Payerne. Secondo Colbrelli. Felline ancora leader.

Elia Viviani celebra la sua prima vittoria stagionale a Payerne (© Tour de Romandie)

Elia Viviani celebra la sua prima vittoria stagionale a Payerne (© Tour de Romandie)

Payerne (Svizzera), 28 aprile 2017 – Potete metterci la mano sul fuoco: potendo scegliere, Viviani avrebbe rinunciato alla bella vittoria in volata di oggi nella terza tappa del Giro di Romandia, in cambio della garanzia di partecipare al prossimo Giro d’Italia. Sfortunatamente, la vita non riserva questo tipo di possibilità e, se la tua squadra – il Team Sky – decide di puntare tutto su Thomas (e Landa) per la Corsa Rosa, lasciandoti a casa in quello che doveva essere uno degli obiettivi principali della tua stagione, la risposta migliore che puoi dare è, molto banalmente, vincere. Senza il Giro nel mirino, con ogni probabilità Viviani non sarebbe stato nemmeno al via di questo Giro di Romandia, che dopo due tappe (più prologo) bagnate, ha finalmente regalato una giornata di sole e temperature miti ai corridori. L’olimpionico di Rio nell’omnium, però, c’era, e nella prima (e probabilmente ultima) volata di gruppo della breve corsa a tappe elvetica, ha conquistato la prima vittoria della stagione. Dopo sei secondi posti e più di un anno di digiuno su strada, la soddisfazione vale doppio. Non è stata una vittoria scontata quella di Viviani. Sono stati tanti i tentativi che si sono succeduti dai primi chilometri della tappa, con Davide Martinelli presente nel gruppo di sette fuggitivi che ha provato a emulare Kung, vincitore della tappa di ieri. Senza successo, perché oggi la Bahrain-Merida di Colbrelli si è impegnata da subito a tenere chiusa la corsa. Anche troppo, visto che a una quarantina di chilometri dall’arrivo il gruppo era già compatto. Cosa che ha stimolato i tentativi in serie dei vari Clarke, Jungels e Dowsett. Proprio l’azione del britannico, secondo nel cronoprologo di martedì, è stata quella più concreta, ed è servito il lavoro congiunto di Bahrain, Sky e Bora per neutralizzarla a meno di 4 km dall’arrivo. A lanciare la volata è stato Alexander Edmondson: l’austrialiano della Orica-Scott è partito lungo, molto lungo, troppo lungo, ma è servito un Elia Viviani in grande spolvero per superarlo negli ultimi 100 metri e superare a braccia alzate la linea d’arrivo. Beffato anche oggi Sonny Colbrelli, secondo, mentre la terza piazza è andata al teutonico Michael Schwarzmann. Edmondson si è dovuto accontentare della quarta posizione, mentre al quinto posto si è classificato il francese Samuel Dumoulin. Nessun problema per Fabio Felline, 31esimo con lo stesso tempo di Viviani, che ha conservato la maglia di leader, mantenendo immutato il vantaggio di 8” su Schachmann e Jesus Herrada. Prima della cronometro conclusiva di domenica a Losanna, la tappa di domani rappresenterà l’insidia maggiore (probabilmente insormontabile) per il corridore torinese della Trek: saranno quattro i gpm in programma, tutti negli ultimi 80 km, con gli ultimi due di prima categoria, compreso quello conclusivo di Leysin. Non ci saranno grosse differenze, ma chi vorrà vincere questo Giro di Romandia dovrà necessariamente muoversi. Si è conclusa in volata anche la prima tappa del Tour of Yorkshire. A vincerla è stata il campione olandese Dylan Groenewegen. Sul traguardo di Scarborough, il giovane sprinter olandese della LottoNL Jumbo, alla prima vittoria stagionale, ha battuto Caleb Ewan, Chris Opie e Nacer Bouhanni.