Venerdì 19 Aprile 2024

Catalogna, Valverde in pole position dopo la cronosquadre

La Movistar del campione murciano batte per 2" la favoritissima Bmc. Rojas nuovo leader a pari tempo con l'Embatido, che rifila già 46" a Froome e 1'15" a Contador

La Movistar di Alejandro Valverde conquista la cronosquadre di Banyoles (Twitter)

La Movistar di Alejandro Valverde conquista la cronosquadre di Banyoles (Twitter)

Banyoles (Spagna), 21 marzo 2017 - E allora giocatevela voi, questa Volta a Catalunya: Movistar e Bmc fanno gara a sé nella fin troppo lunga cronosquadre di Banyoles e piazzano in blocco i propri uomini ai vertici della classifica. Davanti a tutti ci sono gli spagnoli capitanati da Alejandro Valverde anche se, per effetto della somma dei piazzamenti con la prima tappa di ieri, la maglia di leader per ora va a José Joaquín Rojas, uno dei luogotenenti più fidati dell'Embatido. Per quanto, a giudicare dall'apporto dato oggi alla causa, il più meritevole sarebbe stato senz'altro il campione europeo della cronometro, Jonathan Castroviejo, autentico metronomo del team diretto in ammiraglia da Eusebio Unzue.

A 2" inseguono i rossoneri della Bmc che, per quanto riguarda l'uomo da proteggere in chiave successo finale, possono sfogliare una rosa di nomi che va dal secondo della Tirreno-Adriatico Rohan Dennis all'eterna promessa mai sbocciata Tejay Van Garderen, dal vincitore del Tour of Oman Ben Hermans al veterano e padrone di casa Samuel Sánchez. Fa parte del gruppo anche un italiano, Alessandro De Marchi, al quale tuttavia nei prossimi giorni toccherà inevitabilmente un lavoro di gregariato. Quindi, staccato di 46", il Team Sky della stella Chris Froome, ma anche di Geraint Thomas e di Mikel Landa, nonché di Diego Rosa che tuttavia non ha tenuto le ruote dei compagni e si trova così a pagare un ritardo di 5'28" ed è già fuori dai giochi.

Quarto posto di giornata a 1'15" di ritardo per la Trek-Segafredo di Bauke Mollema e soprattutto di Alberto Contador, che certo non si tirerà indietro nel tentativo di recuperare tempo prezioso già da domani, con il primo arrivo in salita a La Molina che sarà preceduto da altri due gpm di 1ª categoria negli ultimi 70 km. Il Pistolero non sarebbe nuovo ad attacchi da lontano sferrati con l'obiettivo di ribaltare classifiche apparentemente già scritte e, dati i grandi distacchi patiti da molti altri big, non avrà certo difficoltà a trovare alleati lungo la strada: basta pensare che dopo la cronometro Adam Yates (Orica-Scott) accusa 1'24", Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) 1'48", Daniel Martin (Quick Step) 2'13", Romain Bardet (Ag2r La Mondiale) 2'15", Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) 2'27" e Ilnur Zakarin (Katusha) addirittura 2'48", per non parlare di Louis Meintjes che ha pagato 2'58" con il suo Team Emirates o della Cannondale di Davide Formolo e Andrew Talansky naufragata a 3'30".

La speranza, come detto, è che simili distacchi inducano i corridori più attardati a fare una gara d'attacco non lasciando nulla di intentato sulle tante montagne che attendono la carovana da qui a domenica. Rimane, però, più di una perplessità per la scelta degli organizzatori di piazzare una cronometro a squadre così lunga e impegnativa in una corsa di una sola settimana che ne esce, a questo punto, irrimediabilmente condizionata.