Giovedì 18 Aprile 2024

Giro d'Italia, capolinea Nibali. Kruijswijk è il padrone

Il guizzo di Valverde: ho vinto una tappa, ora voglio il podio

Kruijswijk davanti a Nibali (AFP)

Kruijswijk davanti a Nibali (AFP)

Andalo, 24 maggio 2016 - Capolinea Nibali: al difficile weekend dolomitico, il siculo aggiunge una’altra giornata nera dopo il giorno di riposo.

Concede altri due minuti alla maglia rosa Kruijswijk, soprattutto conferma di non essere il Vincenzo che può vincere il Giro: per lui la caccia all’albo d’oro sembra finita.

"Non sono io, è evidente. Ma non mi spiego il motivo: le sensazioni sono buone. Faremo accertamenti (previste analisi già domani sera, quando la corsa arriverà nella zona di Milano, ndr), la mia intenzione è quella di andare fino in fondo e onorare la corsa", dice Nibali, che affiderà agli esami di laboratorio la risposta su un eventuale virus, ma dovrà anche ricostruirsi a livello psicologico, dopo un Giro nel quale è stato l’ombra di se stesso.

Alla giornataccia del siculo corrisponde un’altra giornatona di Kruijswijk: l’olandese in rosa dà una dimostrazione di superiorità ai suoi rivali, rispondendo a tutti gli attacchi sulla prima salita, andandosene sulla seconda con Zakarin e quel Valverde che finalmente ottiene la prima vittoria di tappa al Giro, nel giorno che si era prefissato fin dallo scorso inverno.

"Abbiamo superato un’altra giornata. Tutto è andato bene, anche se ho chiuso al secondo posto, ma è stata davvero dura. La tappa è stata tirata fin dall’inizio, sapevo che Nibali e Valverde ci avrebbero provato, sono felice di aver guadagnato ancora un po’, ma non dite che il Giro è finito perché non è assolutamente vero. Ci aspettano ancora tante frazioni difficili. Non dite nemmeno che non ho squadra, non è vero che i miei compagni sono deboli: alla fine oggi tutti i big erano soli come me, e poi sto dimostrando di essere abbastanza forte per stare con loro e cercare di respingere i loro attacchi. Per altri 5 giorni devo restare concentrato al cento per cento se voglio indossare questa maglia anche a Torino".

Bilancio perfetto anche per Alejandro Valverde, che conquista la tappa e risale al terzo posto, scavalcando Nibali e avvicinando Chaves, arrivato con qualche secondo di ritardo dopo esser stato costretto a rincorrere fin dalla prima salita. "Sono davvero felice e ci tengo a ringraziare tutti i miei compagni _ dice lo spagnolo, che a 36 anni è un debuttante nella corsa rosa_ . Questa per me è una vittoria incredibile, dopo aver conquistato tappe al Tour e alla Vuelta ci tenevo ad aggiudicarmene almeno una anche sulle strade italiane. La squadra oggi è partita mentalmente pronta per vincere ed è stata impeccabile. Sono felice di aver guadagnato su tutti i rivali per la generale, a parte sulla maglia rosa, ma sinceramente oggi pensavo più alla tappa che alla classifica. Ho realizzato uno dei miei due obiettivi per questo Giro, ora penso a realizzare l’altro: salire sul podio di Torino. Il Giro non è finito, anche se Kruijswijk ha dimostrato di essere il più forte: per me, alla fine, vincerà lui".

Bressanone-Andalo, 133 km