Manu Ginobili (AFP)
Bologna, 7 luglio 2015 - Belinelli ha lasciato gli Spurs, Manu Ginobili invece punta al pokerissomo. Il quasi trentottenne argentino, fenomeno del basket mondiale, ha annunciato su Twitter, dove ha ben tre milioni di follower, che anche per il 2015-16 delizierà i tifosi di San Antonio, e tutti gli appassionati del basket NBA, pronto alla caccia del suo quinto titolo.
Ginobili, come Beli e Ettore Messina un “bolognese” di successo mondiale nella palla a spicchi, tornerà quindi a far squadra con Tim Duncan e Tony Parker. Dei vetrinassimi (“A Tim sarei mancato troppo” ha scherzato) per andare all’assalto dell’ennesimo anello NBA.
Gli Spurs, campioni nel 2014, eliminati al primo turno di playoff del 2015 in un finale thrilling (perdendo la serie 3-4) dai Los Angeles Clippers, hanno visto andare via Belinelli ma si sono assicurati una superstar come LaMarcus Aldridge, un ottimo giocatore come David West, che assieme al trio di “nonni terribili” Duncan, Ginobili, Parker e al nucleo nel pieno delle forze - Leonard, Green, Diaw, Mills - andranno a formare un team che potrebbe essere il grande favorito nella successione agli spumeggianti Golden State Warriors di Steph Curry.
Emanuel Ginobili, argentino ma con i natali originari delle Marche, in carriera ha un oro e un bronzo alle Olimpiadi, un argento ai Mondiali, uno scudetto due coppe Italia e un'Eurolega con la Virtus Bologna e quattro titoli NBA, vinti nel 2003, 2005, 2007 e 2014. In 13 anni di carriera ha sempre giocato per i San Antonio Spurs, con una media di 14,3 punti, 4 assist e il 37% da 3 punti, ma soprattutto essendo un fattore decisivo, e spesso funambolico, nell'attacco dei texani.