Tamberi: «Stavo bene, a Rio avrei volato. Ecco perché sono così distrutto»

"Se mi fossi infortunato tre mesi prima si sarebbe agito diversamente, potevamo optare per altre soluzioni. Non mi sarei operato"

Gimbo Tamberi dopo l'operazione

Gimbo Tamberi dopo l'operazione

Ancona, 21 luglio 2016 - Gianmarco Tamberi è rientrato ad Ancona. A due giorni dall’operazione chirurgica effettuata martedì mattina a seguito della lesione parziale del legamento deltoideo della caviglia sinistra riportata venerdì sera al meeting Herculis di Montecarlo. Il 24enne delle Fiamme Gialle si era infortunato poco dopo aver migliorato a quota 2,39 il suo record italiano assoluto.

L’intervento, eseguito presso il Policlinico San Matteo di Pavia, dal prof. Francesco Benazzo, assistito da due componenti dello staff sanitario azzurro, il prof. Franco Combi e la dottoressa Antonella Ferrario, è riuscito bene. Tanto che Gimbo avrebbe dovuto lasciare l’ospedale lombardo già ieri per far ritorno a casa. Un dolore lancinante alla caviglia - calmato ieri mattina solo con gli antidolorifici - ha rimandato l’uscita. Il campione europeo – a cui hanno ingessato l’arto - si sta comunque riprendendo, almeno nel morale, dopo la batosta monegasca.

Tanto che forse lo vedremo ad Ancona  in Piazza Pertini in questi giorni come special guest al torneo di basket 3 vs 3, organizzato assieme a suo cugino Leonardo Bartolucci, denominato Silverback Streetball. Quattro serate (da stasera a domenica, dalle ore 20) nella piazza anconetana per una tappa facente parte di un circuito nazionale. La squadra vincitrice guadagnerà un pass per le finali. Si giocherà con metà campo a disposizione e hanno risposto all’appello 26 squadre (ogni team composto da quattro giocatori di medio alto livello).

«Sicuramente ci andrò – la promessa di Gimbo che arriva dal letto dell’ospedale di Pavia- Non so il giorno, ma non posso mancare a quest’evento che ho organizzato assieme a mio cugino. In questi giorni sono stato malissimo dal dolore. Vediamo un po’ come si evolverà la situazione. Di testa mi sto riprendendo un po’, ma sono stati giorni davvero terribili ». Tamberi ritorna indietro di cinque giorni, a quel salto maledetto verso i 2,41. «E’ successo nel momento peggiore. Stavo benissimo, a un mese dal mio sogno. Già se fosse successo tre mesi prima si sarebbe agito diversamente, potevamo optare per altre soluzioni. Invece con così poco tempo a disposizione non potevamo fare altro che rinunciare e operarmi. Dispiace anche perché sarei volato a Rio per conquistare un grande obiettivo. Fosse successo all’Olimpiade di Londra, quattro anni fa, tutta questa tristezza e delusione non ci sarebbero state, anche perché ero salito per fare esperienza».

A Rio invece avrebbe saltato per l’oro. Lo sguardo però corre già in Giappone. Come ha fatto capire nel post sulla sua pagina Facebook.. «Arriva per tutti un momento in cui bisogna perdere.. quando arriverà per te, dimostra come si vince!« Gianmarco Tamberi 2020 Road to Tokio#.