Martedì 23 Aprile 2024

Il Milan stecca, Genoa a ritmo Champions. Antonelli porta Gasp al 3° posto

I rossoblù si confermano nel fortino di Marassi e scavalcano il Napoli spedendo Inzaghi a cinqui punti. Decide un colpo di testa nel primo tempo dell'esterno. Vittorie in rimonta per Lazio (1-2 a Parma) e Atalanta (3-2 sul Cesena)

L'abbraccio dei giocatori del Genoa (Ansa)

L'abbraccio dei giocatori del Genoa (Ansa)

Genova, 7 dicembre 2014 - Il Genoa respinge l'assalto, salva il suo fortino e allontana il Milan dalla Champions League. Marassi si conferma terra di dominio dei rossoblù che con un gol di Antonelli respingono l'assalto del Diavolo e si prendono il terzo posto solitario in classifica scavalcando il Napoli, fermato a pranzo in casa dall'Empoli. Brutto stop per Inzaghi che inizia male il trittico di sfide (Napoli e Roma le prossime avversarie) che avrebbe dovuto dire di più sulle ambizioni del suo Milan che sembrano adesso ridimensionate. I rossoneri, ora settimi, vengono scavalcati in classifica anche dalla Lazio, vittoriosa in rimonta a Parma. 

La rete messa a segno da Antonelli
La rete messa a segno da Antonelli

Il Milan soffre per tutta la gara l'intensità del Genoa, e, nel primo tempo, trema soprattutto sui calci piazzati dei rossoblù. De Maio (incornata alta sulla traversa), e Bertolacci (gran parata di piede di Lopez) fanno le prove del gol che arriva al 32', su angolo dalla sinistra: Bonera non tiene Antonelli che di testa tocca in porta l'1-0 e firma la sua terza rete consecutiva in campionato.

Prima del gol, il Milan si era visto davanti solo per una palla rubata da Menez a Kucka e poi sprecata dal francese con un destro molle davanti a Perin. Dopo, si perde nell'egoismo dello stesso Menez e nell'inconsistenza di un centrocampo incapace di reggere il ritmo del Genoa, soprattutto con Montolivo, al rientro da titolare. L'occasione migliore è per Mexes, ma la sua fortunosa conclusione di testa viene controllata da Perin.

Da brividi, dall'altra parte, un pasticcio di Armero che libera un Perotti da urlo al tiro: con Lopez fuori dai pali salvato da Bonera. Ai rossoneri servirebbe più fosforo per venire fuori dal pressing genoano, ma la qualità in mezzo è poca e i terzini scelti da Inzaghi non eccellono di sicuro nel palleggio. E così anche nella ripresa il Genoa resta in controllo della gara, sprecando con scelte a volta frenetiche, la costante presenza nella trequarti rossonera. Quando il suo ritmo si abbassa, il Milan può finalmente venire fuori, con Inzaghi che inserisce Pazzini e Niang, ma tiene in panca Torres. Ne ricava qualche tiro da fuori e nulla più: questo Milan la Champions può solo sognarla, il Genoa invece è autorizzato a pensare in grande.