Giovedì 25 Aprile 2024

Garcia: "Roma non farà da spettatore. City forte, ma ha tutto da perdere"

Alla vigilia della trasferta a Manchester, il francese promette scintille: "Dobbiamo sfruttare il momento favorevole che avremo durante la gara. Tutti ci danno per sconfitti, sta a noi dimostrare che siamo più di una outsider"

Rudi Garcia (Ansa)

Rudi Garcia (Ansa)

Manchester, 29 settembre 2014 - Le grandi partite si vincono anche utilizzando la psicologia. Così, se da una parte Pellegrini sfodera tranquillità, dall'altro Rudi Garcia provoca i rivali. Manchester City-Roma è già iniziata ventiquattro ore prima del fischio d'inizio che all'Etihad dirà molto sul girone E di Champions League in ottica qualificazione: "Noi abbiamo tanto da guadagnare, loro invece da perdere. Abbiamo iniziato bene ed i tre punti che abbiamo ci danno la possibilità di giocare senza pressione, soprattutto perché, dopo il sorteggio, era già scritto che avremmo perso questa partita. Comunque vada è solo la seconda partita, ma se faremo punti sarà un passo interessante".

Forte del 5-1 rifilato all'esordio con il Cska, il tecnico francese suona la carica: "Vogliamo essere protagonisti, non spettatori. Sappiamo che sarà dura ma faremo di tutto per rendere la partita difficile al City: sappiamo che avremo un nostro momento nella gara e cercheremo di sfruttarlo al massimo. Quando in un girone si hanno i campioni inglesi e tedeschi, è normale essere considerati una outsider. Questo ci dà la spinta per dimostrare che valiamo di più". 

L'unico dubbio di formazione riguarda De Sanctis, che risente di un affaticamento muscolare dopo la gara di campionato con il Verona: "Vedremo se sarà al cento per cento", ha tagliato corto Garcia. 

COLE - "Siamo pronti per questa grande sfida, il City ha molti giocatori forti, ma noi siamo fiduciosi. Sappiamo quali sono i loro punti forti. Lampard? Sarà bello incontrarlo, non mi sarei mai aspettato di giocare contro di lui, se saremo entrambi scelti per domani sarà bello giocare". Parlando delle differenze con il calcio inglese, l'ex giocatore del Chelsea ha spiegato di amare "il gioco in Italia è molto diverso da quello della Premier, la maggior parte sono bravi tecnicamente, diciamo che mi piacciono entrambi".