Martedì 23 Aprile 2024

Garcia: "Roma ambiziosa, sogno scudetto. Castan un guerriero, tornerà più forte"

Giallorossi attesi dalla doppia trasferta con Atalanta e Cska: "Vogliamo vicerle tutte". E risponde ad Allegri: "Secondo posto un fallimento? Non abbiamo bisogno di cariche esterne". Quindi gli auguri a Castan: "Tornerà al 200%"

Rudi Garcia (Ansa)

Rudi Garcia (Ansa)

Roma, 21 novembre 2014 - "Siamo tutti con Leo. Dopo l'operazione sarà di nuovo in grado di tornare a giocare con la Roma". Riprende il campionato, ma il primo pensiero di Rudi Garcia è per Leandro Castan che a breve dovrà operarsi alla testa per rimuovere un edema celebrale"Adesso dobbiamo lasciarlo tranquillo, non è solo un grande calciatore ma anche un grande guerriero e tornerà al 200%"

Nel frattempo c'è da preparare la trasferta di Bergamo con l'Atalanta, antipasto della decisiva sfida di Champions, martedì a Mosca con il Cska: "Avremo una serie di gare importanti prima di Natale. Vogliamo vincere tutte le partite e la più importante è quella di domani. Allegri dice che sarebbe un fallimento arrivare secondi? Non c'è bisogno di dichiarazioni esterne per avere voglia e fame di vincere. La pressione ce la mettiamo noi, siamo ambiziosi. L'obiettivo è qualificarci per la prossima Champions, l'ambizione è vincere lo scudetto".  

A Bergamo tornerà De Sanctis, ma Garcia dovrà fare i conti con tante assenze: "Aspettiamo Maicon, abbiamo perso Yanga-Mbiwa ma è possibile perdere un giocatore che ha giocato tutte le partite. Tutti i club che fanno tante gare hanno problemi. Stiamo recuperando quasi tutti: Astori, Florenzi e Borriello sono a disposizione. Un nuovo centrale difensivo? Valuteremo a gennaio: dipende dagli infortunati di lungo corso, dal nostro cammino in Champions. Sabatini non si sveglia all'ultimo, è sempre al lavoro e non solo per il reparto difensivo. Sono tranquillo con lui".

A proposito dei rapporti tra club e nazionali: "Sappiamo che a gennaio avremo due giocatori in meno ma sono contento per Gervinho e Keita che andrano alla Coppa d'Africa. E' normale che un ct vuole avere giocatori per più tempo, è normale che l'allenatore di club non gradisce che in 10 giorni su 14 non abbia la possibilità di lavorare con tutto il gruppo. Sono le regole - ha spiegato - c'è da riflettere se poter migliorare questa cosa ma dobbiamo adattarci".