Martedì 23 Aprile 2024

Mercato F1, Bottas in Mercedes e torna Massa in Williams

Il finlandese prenderà il posto di Rosberg. E la Williams ufficializza il brasiliano che non si ritira più

Felipe Massa e Valtteri Bottas, protagonisti del mercato F1 (AP)

Felipe Massa e Valtteri Bottas, protagonisti del mercato F1 (AP)

Bologna, 21 dicembre 2016 -  Il più breve ritiro nella storia della Formula Uno. L’addio meno straziate di sempre: che altro ci sarebbe da aggiungere, a proposito di un pilota che a fine novembre saluta in lacrime il mondo dei Gran Premi e a Natale già scalpita per tornare sulla griglia di partenza? Mi piacerebbe stupire il lettore affermando che a ripensarci è stato Nico Rosberg, ma insomma, sarebbe troppo grossa.

E infatti l’autore della retromarcia a U è il mio vecchio amico Felipe Massa. Narrano in Inghilterra e in Brasile che sia già tutto fatto. La Williams libera il finnico Bottas a beneficio della Mercedes (annuncio per dopo Capodanno) e tappa la falla andando a ripescare l’ex ferrarista nel mare della nostalgia. A convincere Massa, che era parso sincero quando a Monza lo scorso settembre aveva anticipato la chiusura della carriera, sarebbero stati anzi tutto i soldi, che non fanno mai schifo. Sei milioni di dollari per fare da ‘tutor’ al giovanissimo Stroll, baby canadese appena assunto dal team che fu di Mansell, di Prost e di Senna. O meglio: è stato il padre di Stroll a comprarsi o quasi la scuderia, sfruttando un enorme patrimonio personale.

Può anche essere che Felipe non fosse troppo convinto di dover dire basta ad una attività che ha sempre adorato. Felipe l’ho visto debuttare nei Gp all’alba del millennio con la Sauber: viene da San Paolo, la terra di Ayrton, e proprio a casa sua nel 2008 conobbe l’amarezza più grande. Da ferrarista tagliò il traguardo da campione del mondo, due curve dopo non lo era più causa rimonta incredibile di Hamilton. Un epilogo beffardo, che con il terribile incidente del 2009 in Ungheria ha segnato per sempre il personaggio.

Per quello (tanto) che ha dato al Cavallino, prima come collaudatore e poi dal 2006 al 2013 come pilota titolare, Massa avrebbe meritato di più. E’ stato l’ultimo compagno in Rosso di Schumi. Ha aiutato Raikkonen a conquistare il titolo nel 2007. E’ stato leale con un tipo scomodo come Alonso. E in Williams, nel triennio più recente, ha fatto la sua parte, con una monoposto modesta. Ma, per qualche dollaro in più, si può accettare di guidarla ancora. Quanto a Bottas, buona fortuna. Gliene servirà parecchia, accanto all’avvelenatissimo Lewis Hamilton, orfano del fuggiasco Rosberg. Ma ci sarà modo di riparlarne.