Giovedì 25 Aprile 2024

F1 Azerbaijan 2017, Vettel ci prova nel Gp che piace a Hamilton

Il circuito di Baku, con un lunghissimo rettilineo, è particolarmente adatto alle caratteristiche della Mercedes e di Hamilton Intanto è ufficiale il calendario iridato 2018: tornano la Francia e la Germania, esce la Malesia. Il sogno rinviato di Kubica

F1, domenica la sfida in Azerbaijan tra Hamilton e Vettel (Ansa)

F1, domenica la sfida in Azerbaijan tra Hamilton e Vettel (Ansa)

Ci sono sogni che possono attendere. Altri invece no. Alla prima categoria appartiene il desiderio di Robert Kubica di rientrare in Formula 1, a distanza di anni dal terribile incidente nei rally: ieri la Renault, che pure al polacco aveva recentemente fatto provare con buoni esiti una vecchia monoposto, ha fatto sapere di non poter offrire al giovanotto un volante per la stagione 2018. Anche perché, aggiungo io, la azienda francese spera di mettersi in casa Fernando Alonso, ormai in rotta con la McLaren motorizzata (per quanto ancora non so...) Honda. Invece, attendere non può il sogno mondiale della Ferrari. Ma ci arrivo tra un attimo. Ieri la federazione internazionale ha anticipato il calendario iridato del 2018. Saranno ventuno le piste sulle quali il Cavallino spera di poter difendere il titolo che Vettel sogna (ci risiamo...) di conquistare tra qualche mese.

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Debbo dire che gli eredi americani di Bernie Ecclestone stanno mantenendo gli impegni. Avevano promesso di recuperare sedi 'storiche', legate alla tradizione migliore dell’automobilismo. Così sarà: nel 2018 riavremo il Gran Premio di Francia, sul glorioso tracciato del Castellet. E il Gran Premio di Germania, a Hockenheim. Curiosità: tra Francia, Austria e Inghilterra saranno disputate tre corse consecutivamente in 14 giorni, tra 25 giugno e 8 luglio! Uscirà di scena, dopo quasi un ventennio, il Gran Premio della Malesia. Le gare saranno in tutto ventuno, una in più rispetto a quest’anno. Si parte a fine marzo in Australia, si chiude ad Abu Dhabi. Confermatissima Monza, a settembre.

Ma torniamo al presente. Domenica il duello rusticano tra Hamilton e Vettel si sposta nella capitale azera, dove non si capisce bene che passione abbiano per la Formula 1, in compenso si comprende benissimo la forza dei giacimenti naturali di gas, cioè questi qui cacciano la grana e le scuderie passano allegramente all’incasso. Tecnicamente, il tracciato di Baku non è esattamente favorevole alla Ferrari. C’è un rettilineo lunghissimo, infinito, eterno: sul quale Lewis Hamilton è convinto di poter far valere i cavalli in più della power Unit Mercedes. A Maranello hanno ben presente il problema e ci hanno lavorato sopra, tra simulatore e prove al banco. L’idea è di tenere aperta la partita fino alla bandiera a scacchi. Del resto fin qui la SF 70 H ha dimostrato di adattarsi bene a qualunque tipo di pista: soltanto in Canada la Rossa è restata giù dal podio e per colpa di fattori esterni. Inoltre non sta scritto da nessuna parte che Verstappen, nella sua geniale follia, debba sempre creare fastidio a Vettel! Se ne riparla.