Mercoledì 24 Aprile 2024

Fiorentina, guarda che Salah: il flipper d'Egitto che spacca le difese

Una rete ogni 90 minuti dal 14 febbraio, la velocità che si combina con la concretezza: l'attaccante ha già fatto dimenticare Cuadrado. E Neto è tornato protagonista

Mohamed Salah (Ansa)

Mohamed Salah (Ansa)

Firenze, 2 marzo 2015 - Entra Salah e la partita cambia, perché il flipper egiziano si porta addosso una magia elettrica da cortocircuito calcistico. Numeri da jackpot: cinque presenze e quattro gol. Una rete ogni 90 minuti dal 14 febbraio, la velocità che si combina con la concretezza. Che altro? Tanto divertimento. Salah è un robottino disassato, i difensori restano spiazzati: usa indifferentemente la velocità nell’allungo e negli spazi brevi, cerca gli scambi, provoca carambole laddove la fisica dice che non si passa. Forza le dighe con la dinamite degli scatti e l’incoscienza di chi attrae i rimbalzi. Salah era una riserva nel Chelsea e fa la differenza in Italia: facciamoci una domanda e diamoci una risposta, anche se le alchimie collettive nel calcio nascono a prescindere dal valore dei singoli.

E’ Tutta la squadra che deve crescere fidandosi di quello che potrà succedere, evidentemente è questo che Salah ispira alla Fiorentina: con lui in campo, qualcosa potrà andar meglio. Montella lo sa e dosa Mohamed con l’estro prudente del manovratore, ma anche con la gioia di chi possiede una soluzione che prescinde dagli schemi: dall’inizio o in corsa, Salah è un ingrediente che spaia i valori in campo. Impensabile considerare il piccolo egiziano un’arma continuamente decisiva, eppure i vantaggi che ha portato alla Fiorentina prescindono proprio da questo: è come se tutto il gruppo avesse aumentato la propria qualità attraverso la forza di un singolo. Probabilmente il superpotere terapetico di una scorciatoia che prima non c’era.

Insieme a Salah, l’altro protagonista dell’ultima settimana è stato Neto. E’ lui che ha appena stabilito il record mondiale della riabilitazione, da appestato a sanissimo in due partite. Decisivo contro il Tottenham con la sua parata da collezione su Soldado-Chadli, anche ieri è stato il migliore in campo della Fiorentina insieme a Salah. Tutto questo senza enfasi, con una naturalezza che solo il dio dei portieri può avergli trasmesso in quest’ultimo periodo: alzi la mano chi ha visto un gesto, o anche mezzo, collegabile alla rivincita personale dopo due mesi d’insulti per la decisione di non rinnovare il contratto con la Fiorentina.

Premesso che le colpe eventuali sarebbero da dividere con chi ha gestito il mancato rinnovo (con tutte le limitazioni consentite dalla società) a Neto va riconosciuta una saldezza d’animo assolutamente strepitosa. Davvero applausi. Per conferma, chiedere anche a Palacio.