Giovedì 25 Aprile 2024

Fiorentina record al vaglio di Sarri. Milan da fischiare

CICLONE viola sul campionato. La Serie A senza padroni ha ora una candidata autorevole allo scudetto. Con la vittoria sull’Atalanta la squadra di Sousa vola sola in testa con 18 punti in 7 partite, un parziale che supera anche il record del Trap. In pochi minuti l’Atalanta si ritrova sotto di un gol (rigore di Ilicic)e con un uomo in meno. E la sinfonia viola continua come un festoso carnevale del bel calcio. Colpisce la sicurezza della squadra di Sousa, la sua costante crescita tecnica e tattica. La formula vincente, con Kalinic a fare reparto da solo, consente a Ilicic e agli incursori di centrocampo di esaltare velocità e tempismo in un gioco che miscela pressing e fantasia con naturalezza estrema. Dopo la sosta azzurra sarà la sfida sul campo del Napoli a dare la risposta definitiva sulle velletità di scudetto di questa Fiorentina dei sogni. Perché è proprio il Napoli di Sarri, con la nobile griffe dello scugnizzo Insigne (due gol e un assist a conferma della sua magica stagione) , a firmare l’impresa della domenica. Vince 4-0 a San Siro con le armi della praticità e del contropiede, quelle che mancano al Milan di Mihajlovic, tutto spuma e ricami ma ancora troppo povero di sostanza, come se il tecnico (fischiato e contestato) non sapesse trasmettere la sua combattività alla squadra. La panchina adesso è a rischio.

LA FRENATA dell’Inter sul campo della Samp testimonia una volta di più come non basti un concentrato di bravi giocatori e di muscoli per fare una squadra. La Samp potrebbe scappare via, se Correa non si mangiasse un gol a porta vuota. Solo l’ostinazione di Icardi che arpiona una palla impossibile da offrire a Perisic e i ritocchi tattici di Mancini (Biabiany e Manaj al posto degli spenti Kondogbia e Palacio) consentono all’Inter di afferrare almeno il pareggio. Annotate le vittorie dei Lazio e Roma, più faticose di quanto non dica il punteggio finale, l’altra squadra del giorno è la Juve. Allegri conferma l’equilibrata formula europea e il trio Morata-Khedira-Dybala mangia il cuore al Bologna, che pure aveva colpito a freddo col solito Mounier. Con l’annunciato rientro di Marchisio, c’è da aspettarsi una Juve pronta alla grande rincorsa.