Mercoledì 24 Aprile 2024

Fiorentina indigesta per la Juve. Allegri: C è da battagliare per vincere lo Scudetto

Finisce 2 a 1 al Franchi: decisive le reti di Kalinic e Badelj, mentre ai bianconeri non basta Higuain

L'esultanza viola dopo il raddoppio di Badelj

L'esultanza viola dopo il raddoppio di Badelj

Firenze, 15 gennaio 2017 - L'impresa è servita al "Franchi": la Fiorentina stoppa la corsa della Juventus con una prestazione gagliarda e tatticamente perfetta. La squadra di Sousa concede pochissimo ai rivali bianconeri e colpisce nei momenti clou dell'incontro. Sul tramontare del primo tempo è Kalinic, servito da Bernardeschi, a battere con un diagonale Buffon. A inizio ripresa Badelj firma il raddoppio, con un lancio che grazie alla mancata deviazione di Chiesa inganna l'estremo difensore della Vecchia Signora. Vecchia Signora che tuttavia riapre immediatamente i giochi: Higuain approfitta di un cross sporco per segnare il suo gol numero 13 in campionato. Lo squillo dell'argentino e l'ingresso di Pjaca e Mandzukic però non bastano ai campioni d'Italia, che con questa sconfitta vedono ridursi ad appena una lunghezza il vantaggio sulla Roma, pur dovendo recuperare la gara col Crotone.

CHIESA PROTAGONISTA - Felice e non potrebbe essere altrimenti Chiesa al termine della sfida. Il figlio di Enrico, titolare per la seconda volta in stagione contro Madama, non ha sfigurato di fronte ad avversari più esperti. Anzi, il talento classe '97 è risultato uno dei migliori in campo. "L'esultanza? Ho voluto regalare la maglia ai tifosi che ci hanno dato una carica pazzesca. Questa è una partita a sé e oggi lo abbiamo dimostrato, abbiamo avuto più carica della Juventus. Io l'ho toccata, poi vedremo in tv - racconta il numero 25 gigliato -. Sul rinnovo mi ha accompagnato mio padre, penso a crescere. La maglia della Fiorentina per me è una seconda pelle, devo migliorare per un buon futuro. Nazionale? Lo spero. Dedico questa prestazione a mio padre e mia madre e la mia famiglia".

"SERVE BATTAGLIARE" - Di tutt'altro umore Allegri. "Quando si perde non va mai bene, un brutto primo tempo, loro lucidi, ci siamo fatti pressare. La ripresa è stata buona. Gestione arbitrale? Nel momento c'era arrabbiatura, non parlo delle decisioni del direttore di gara, dovete vedere voi. Noi avevamo tanti ammoniti, ventun minuti nel primo tempo di gioco effettivo, nel secondo ventiquattro - sottolinea l'allenatore livornese -. Un brutto stop, possiamo comunque essere a più quattro. Dobbiamo essere primi a fine maggio. Tutte le formazioni contro di noi giocano la gara della vita, come la Fiorentina, così il Genoa. Il calendario ha imposto di giocare a febbraio, dobbiamo capire che da qui al ventotto maggio saranno tutte battaglie, sennò sarà difficile vincere il campionato."

Ad Allegri, come sempre in caso di sconfitta, vengono rimproverate alcune scelte. "Avevamo preparato la partita per andare uomo contro uomo con la Fiorentina, ma non ci siamo riusciti. Nelle uscite abbiamo sbagliato molti palloni, eravamo in superiorità numerica, potevamo palleggiare di più e andare dentro al campo - continua -. Occorreva farsi vedere di più e coi nostri errori tecnici abbiamo esaltato la Fiorentina. Nella ripresa è andata meglio e potevamo pareggiarla con Dybala e Higuain. Pjanic? Ieri ha avuto un problemino in partitella e non ho voluto rischiarlo, non ne valeva la pena e così ho deciso di giocare in maniera diversa".