Fifa, anche Figo sfida Blatter. "E' il momento di cambiare"

Il 42enne ex fuoriclasse di Real, Barcellona e Inter annuncia la sua candidatura alla presidenza: "Se si cerca su internet la Fifa, la prima parola che viene fuori è scandalo. Il calcio non merita tutto questo"

Luis Figo (Ansa)

Luis Figo (Ansa)

Madrid, 28 gennaio 2015 - C'è anche Luis Figo nella corsa per la presidenza della Fifa. Ad annunciare la sua candidatura è stato lo stesso ex fuoriclasse di Barcellona, Real Madrid e Inter in un'intervista rilasciata alla Cnn. "Il calcio mi piace e lo seguo sempre con interesse e quello che sto vedendo adesso alla Fifa non mi piace per nulla - spiega il 42enne portoghese - Se si cerca su internet la Fifa, la prima parola che viene fuori è scandalo, oltre a tanti altri termini non positivi. E' il momento di cambiare, bisogna cercare di migliorare l'immagine della Fifa perché il calcio non merita tutto questo. Ne ho parlato - prosegue Figo - con tante persone importanti, tutti, giocatori, dirigenti e presidenti di federazioni sono d'accordo. Mi candido per questo, qualcosa bisogna farla. Bisogna cambiare la leadership e la governance, servono trasparenza e solidarietà".

Figo, dunque, sfida Blatter ed entra in corsa con Jerome Champagne, il principe Ali di Giordania, l'ex calciatore David Ginola e Michael van Praag, presidente della federcalcio olandese. Il portoghese spiega che a spingerlo alla candidatura è stato l'ultimo scandalo che ha riguardato la Fifa, in merito all'assegnazione dei Mondiali a Russia e Qatar. "Non c'è stata trasparenza neanche in questa vicenda, perché non è stato pubblicato il rapporto se non si ha nulla da nascondere?", si chiede Figo consapevole che non sarà facile scalzare Blatter. "Nessuno è intoccabile, sarebbe sbagliato pensarlo - dice Figo -. Naturalmente essendo al potere dal 1998 e avendo il sostegno di tante persone, Blatter pò essere il favorito, ma per me è una sfida fantastica. Il calcio mi ha insegnato che tutto è possibile, che le squadre più piccole possono battere le più grandi. Non c'è nulla di facile nel calcio, ma devi crederci sempre e questo è lo spirito con cui ho deciso di candidarmi".