Roma, 31 luglio 2014 - ''Fino a quando avrò il sostegno delle leghe andrò avanti con la candidatura alla presidenza Figc". Carlo Tavecchio lo aveva detto prima e lo ha ribadito anche dopo le tre ore di incontro con il presidente del Coni, Giovanni Malagò. "Devo ringraziare il presidente Malagò per l'accoglienza che mi ha riservato - ha aggiunto Tavecchio -. Il colloquio è stato lungo e approfondito sul programma. Ho dato tutte le spiegazioni richieste. Finché avrò il consenso andrò avanti. Se i miei sostenitori, le Leghe, porteranno avanti la candidatura io l'accetterò".
MALAGO' - "Tavecchio ha ribadito le sue scuse, ma non si può accettare una frase come quella che ha detto, non può andare bene al mondo dello sport e non solo", ha detto Giovanni Malagò. "Si va avanti secondo le regole della Fifa - ha aggiunto il presidente del Coni - che non prevedono prevaricazioni nei confronti di una regolare competizione elettorale di una federazione''. Ipotesi di commissariamento? "Esiste soltanto se i candidati dovessero ritirarsi, non c'è altra possibilità perché le regole sono molto chiare". "Il passo indietro di Tavecchio in questo momento non è ipotesi sul tavolo, ma ci sta. Lui deve rispondere alla sua coscienza", ha concluso Malagò.
ALBERTINI - Ma oggi Giovanni Malagò ha anche incontrato l'altro candidato alla presidenza della Figc: Demetrio Albertini, che ieri è entrato in tackle sui sostenitori di Tavecchio con diritto di voto. "Abbiamo rivisto un po' il programma, parlato dei singoli punti e della visione che ognuno può avere di quello che può essere il futuro - ha detto Albertini -. Tavecchio? L'ho sentito ieri, mi sembra assolutamente giusto che vada avanti". Albertini ha spiegato che non si è parlato dell'ipotesi commissariamento della Federcalcio: "Ho ribadito che in questo momento non c'è la necessità e neanche la possibilità visto che ci sono due candidature". Secondo l'ex centrocampista: "Io e Tavecchio siamo due candidati diversi ognuno con il suo percorso e le sue idee ma il futuro presidente ha bisogno del confronto e dell'appoggio di tutti".
"NO AL COMMISARIAMENTO" - E all’ipotesi di commissariamento ventilata da alcuni, ieri hanno risposto le tre leghe (A, B e Pro) in un comunicato congiunto nel quale, i presidenti si dicono: "Stupiti dall’ipotesi di un commissariamento della Figc, avanzata da alcuni mezzi di informazione: non esiste alcun presupposto per un atto del genere". Peraltro, l’ultima volta che è accaduto, fu ai tempi di Calciopoli, nel 2006, quando prima Guido Rossi e poi Luca Pancalli presero le redini della Figc su mandato del Coni. Si trattò, in quel caso, di gestire l’emergenza di uno scandalo senza precedenti e con l’allora presidente della Figc, Franco Carraro, dimissionario.