Scandalo Fifa, Blatter si dimette. "Nuove elezioni prima possibile". Platini: "Decisione coraggiosa"

Quattro giorni la rielezione, il 79enne svizzero lascia la presidenza della federazione mondiale, travolto dalla bufera sulle tangenti. "Resterò operativo fino al nuovo voto". Possibile avvenga tra dicembre e marzo 2016. Per la stampa Usa sarebbe indagato

Sepp Blatter (Olycom)

Sepp Blatter (Olycom)

Zurigo, 2 giugno 2015 - Joseph Blatter lascia la presidenza della Fifa. Appena rieletto per la quinta volta consecutiva, il 79enne dirigente svizzero ha deciso di fare un passo indietro convocare un nuovo congresso elettivo. Decisivo lo scandalo tangenti scoppiato mercoledì scorso che ha portato all'arresto di sette alti dirigenti e che, come anticipato dal New York Times,  secondo gli inquirenti Usa coinvolgerebbe anche il braccio destro di Blatter, il segretario generale Jerome Valcke, l'alto rappresentante che avrebbe avuto un ruolo attivo nella tangente da 10 milioni di dollari al centro dello scandalo, relativa ai mondiali in Sudafrica del 2010. Secondo il network americano Abc, Blatter avrebbe deciso di dimettersi perché l'Fbi e le autorità americane starebbero indagando anche su di lui.

L'annuncio delle dimissioni è arrivato da Zurigo nel corso di una conferenza stampa convocata improvvisamente nel tardo pomeriggio: "Ho pronfondamente riflettuto su questi ultimi 40 anni, che sono stati interamente legati alla Fifa e al calcio. Il mio pronfondo attaccamento alla Fifa mi aveva spinto a ricandidarmi alla presidenza, convinto che fosse la migliore cosa per questa organizzazione - le sue parole - le elezioni sono finite ma le sfide per la Fifa non lo sono: ha bisogno di una profonda ristrutturazione. Per questo ho convocato un congresso elettivo straordinario per far sì che venga eletto un nuovo presidente dopo di me. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto alla presidenza della Fifa e che hanno fatto per il calcio".

Blatter ha poi specificato che resterà in carica fino a quando non sarà convocato il nuovo collegio elettivo: "Mi dimetto, ma fino ad allora continuerò ad esercitare le mie funzioni. Il prossimo consiglio ordinario si terrà il 13 maggio 2016 a Città del Messico, ma sarebbe troppo tardi". Possibile dunque che il consiglio straordinario venga convocato tra la fine del 2015 e marzo 2016, "per far sì che tutto venga effettuato conformemente allo statuto e che tutti si possano candidare. Naturalmente io non sarò fra questi". Blatter ha anche annunciato un programma di riforme significative che sarà guidato da Domenico Scala, presidente del comitato di Compliance e Audit indipendente". Quasi a rispondere alle accuse dopo lo scandalo corruzione degli ultimi giorni, Blatter ha concluso: "Il comitato esecutivo della Fifa e io non abbiamo il controllo delle singole Conferderazioni. Per questo serve una profonda ristrutturazione".

PLATINI - Immediata la replica di Michel Platini che ha definito "coraggiosa, giusta e difficile" la decisione Blatter. Per il presidente della Uefa, però, questo dà la possibilità alla Fifa di andare "nella giusta direzione".

IL PRINCIPE ALI' - D'accordo con Platini anche il principe Alì di Giordania, lo sfidante di Blatter alle ultime elezioni: "Quella di Blatter è la mossa giusta, penso che ora dobbiamo cominciare a pensare al futuro". Al Hussein non ha però specificato se proverà a ricandidarsi: "Sono a disposizione di tutte le federazioni nazionali che vogliono cambiare, comprese quelle che avevano paura di farlo".

LA RUSSIA: "DIMISSIONI PER AMORE DELLA FIFA" - Per il ministro dello sport russo Vitaly Mutko le dimissioni di Blatter contribuiscono a prevenire una spaccatura all'interno dell'organo di governo del calcio mondiale. Il presidente russo Vladimir Putin ha sostenuto Blatter e accusato gli Stati Uniti di ingerenza nella giurisdizione di un paese straniero nel caso degli arresti di diversi alti funzionari della Fifa. "Per la famiglia del calcio questa decisione è inaspettata, ma la sua è una decisione coraggiosa per amore della Fifa", ha detto Mutko all'agenzia di stampa Ria. "È stato messo sotto pressione prima del Congresso. Sotto una tale pressione, che i cambiamenti non avrebbero portato a nulla", ha aggiunto Mutko. La Russia organizzerà i Mondiali del 2018 soccer World Cup ed è uno dei paesi più vicini a Blatter. "La decisione di dimettersi aiuterà a evitare una spaccatura nell'organizzazione, per unire il calcio e finire le riforme che sono state avviate, come pure per lanciarne di nuove", ha concluso Mutko.