Roma, 2 luglio 2015 - "Ho augurato la morte al calcio malato, non certo a persone fisiche: sono basito e dispiaciuto, perché un conto è la situazione radiofonica de La Zanzara, un altro il testo scritto". Massimo Ferrero, presidente della Samp, si scusa per le sue frasi choc su Pulvirenti rilasciate durante un'intervista a Radio 24:
"Quelle frasi sono state dette in un contesto allegorico - spiega al telefono all'Ansa - In radio parli per battute ma certe parole, se scritte, poi vengono male interpretate. Io non ho nulla contro la persona fisica, non auguro la morte a nessuno perché la vita è un valore impagabile. Non ce l'avevo con nessuno direttamente, anche perché se avessi augurato la morte a qualcuno non avrei chiuso la conversazione dicendo che quel signore andrebbe preso a schiaffi tutti i giorni. Intendevo dire che deve morire il calcio malato, di cui ancora paghiamo le conseguenze, da Calciopoli a oggi. Abbiamo perso svariati milioni di spettatori: non è possibile - conclude il presidente della Samp - che noi facciamo tanto per regalare ai nostri ragazzi uno sport pulito, e poi arrivano quattro straccioni che lo sporcano".