Ferrari F1, Vettel in Rosso fino al 2020

Il rinnovo: sto bene alla Ferrari, c’è la gente giusta per vincere. Marchionne ha grandi aspettative

Sebastian Vettel con Maurizio Arrivabene (Ansa)

Sebastian Vettel con Maurizio Arrivabene (Ansa)

Hockenheim, 29 luglio 2016 - La Ferrari non vincerà nemmeno il Gran Premio di Germania, che da oggi a Hockenheim propone le prove libere. Ma forte è il desiderio di lasciare alle spalle le convulsioni culminate nell’addio di James Allison, sostituito sulla poltrona di direttore tecnico da Mattia Binotto. Ieri Binotto era nei suoi uffici a Maranello. Lì ha ricevuto la benedizione di Sebastian Vettel. Che si è espresso così: «Mattia conosce la squadra alla perfezione, non ha bisogno di imparare e non siamo in presenza di una rivoluzione. La macchina per il 2017? La stiamo sviluppando da tempo, in azienda non mancano le persone competenti e comunque non ci dimentichiamo della stagione in corso, ci sono ancora molte gare da disputare».

Il quattro volte campione del mondo ha le idee chiare anche sul presente: «Mediamente il nostro distacco nei confronti della Mercedes varia tra i 4 e gli 8 decimi, dipende dai circuiti. Qui in Germania vorrei stare davanti alla Red Bull, l’obiettivo è salire sul podio davanti ai miei connazionali. Marchionne? È una cosa buona che il presidente sia così attento al reparto corse, viene spesso a Maranello, si informa, cerca di capire cosa non va. Io penso che la Ferrari ha gli uomini giusti per tornare a vincere. Arrivabene? E’ il nostro capo e io sono contento di lavorare con lui». Vettel ha in programma di allungare il contratto che lo lega alla Ferrari fino al 2020: sarebbe un segnale di stabilità importante per la Scuderia, anche se è vero che i contratti, vedi storia recente di Alonso, possono sempre finire nel cestino.

A proposito di Fernando: lo spagnolo è stato l’ultimo pilota a vincere ad Hockenheim al volante della Rossa. Correva l’anno 2012. Una replica deve essere considerata assolutamente improbabile, stante la differenza di prestazioni tra le Frecce d’Argento e le vetture del Cavallino. Sarà ancora un derby tra Hamilton e Rosberg, mentre per Vettel e Raikkonen sarebbe importante riuscire a precedere sul traguardo l’asse Bibitaro formato dall’indiavolato Verstappen e dall’oriundo Ricciardo. Di questi tempi e con l’ariaccia che tira a Maranello, un podio sarebbe un efficace antidolorifico, per i ferraristi.

Intanto per oggi i piloti hanno convocato una loro riunione, mentre ieri c’è stato un vertice tra i costruttori per ragionare sulle regole del futuro, con la Ferrari molto critica nei confronti della Fia, sempre messa a zerbino davanti alla Mercedes. I drivers debbono discutere la norma sul rallentamento in pista in presenza di bandiere gialle (il caso Rosberg, con la pole ‘rubata’ in Ungheria) e anche sulle manovre consentite a chi vuole difendersi da un tentativo di sorpasso (la furbata di Verstappen ai danni di Raikkonen domenica scorsa a Budapest). Conoscendo la litigiosità dei soggetti, pare da escludere un consenso unanime...