Ferrari F1, ossessione Verstappen

Come Anakin Skywalker di Guerre Stellari. E’ il Prescelto. Ma ancora deve governare il lato oscuro della forza

L'incidente tra le Ferrari e Verstappen al GP del Belgio di F1

L'incidente tra le Ferrari e Verstappen al GP del Belgio di F1

Bologna, 29 agosto 2016 - Ossessione Verstappen. Furore Ferrari, che inutilmente protesta contro l’ardimento eccessivo del bambino prodigio.

Ossessione Verstappen, sì. Nel bene e nel male. Ormai la lotta per il mondiale riguarda in esclusiva da anni chi guida la Mercedes. Eppure il vero grande protagonista è il figlio d’arte olandese, il ragazzino diciottenne che non guarda in faccia nessuno. Ossessione Verstappen. Nuovo idolo dell’Impero Bibitaro, la risorgente (anzi, già risorta) Red Bull. Simbolo di una generazione Millennial che ha il pregio della sfrontatezza, la disinvoltura della giovinezza, la pericolosa freschezza di chi si ritiene immortale.

IL CAOS. Ossessione Verstappen. In partenza Max si lancia in un pertugio all’interno, quasi arrampicandosi sul cordolo. La mossa è al limite del regolamento e ha come conseguenza la collisione tra le Rosse di Raikkonen e Vettel, propiziata anche da uno scatto non perfetto del tedesco. Dopo, il bambino prodigio rifiuta ogni contestazione e respinge qualunque sospetto. ‘Io mi sono comportato bene, sono stati Seb e Kimi a sbagliare, hanno rovinato la mia gara e non posso perdonarli’. Bum! La gente di Maranello ha avuto la sensazione opposta, clamorosamente opposta. Maurizio Arrivabene verifica stupito l’assenza di provvedimenti da parte della giuria: ‘Ma come? –si chiede il capo del reparto corse del Cavallino- Uno non può andare in pista ignorando che ci sono anche gli altri. Per molto meno ci sono stati piloti che hanno rimediato sanzioni. Ci faremo sentire’. Raikkonen preferisce non commentare il via. Vettel parla d’altro: ‘Io volevo solo mettere il muso davanti a tutti, non mi sono accorto di quanto stava accadendo nei miei paraggi…’.

IL PEGGIO. Ma l’ossessione Verstappen continua, non si esaurisce con la vicenda che distrugge in un colpo solo le aspirazioni dei ferraristi. Perché, con Vettel e Raikkonen confinati nelle retrovie causa conseguenze dell’impatto, poi capita che le Rosse si ritrovino a duellare con la Red Bull dell’olandese. E il diciottenne non si risparmia una cosa bruttissima in zona Radillion, ai danni del finlandese. E qui Kimi esplode: ‘Non si può, non esiste, ha tentato di buttarmi fuori in una zona pericolosissima, dove stanno i commissari, perché non intervengono?’ Che il bambino prodigio si senta un Intoccabile? Esatto. Infatti, a corsa finita, con delusione sparsa tra i protagonisti della vicenda, tutti lontani dal podio, è ancora Verstappen ad andare giù duro: ‘In pista con i due della Ferrari mi sono comportato in un certo modo perché meritavano un trattamento del genere, hanno distrutto il mio Gran Premio’. Più o meno come il bue che dà del cornuto all’asino.

IL FUTURO. Dice Jacques Villeneuve che Verstappen è un povero idiota, da fermare immediatamente. Io invece penso sia il classico baby Fenomeno che non ha paura di nulla e dunque esagera. Senna faceva così, Schumacher faceva così. Aveva torto Ayrton e aveva torto Michael, di solito con l’esperienza i piloti più aggressivi cambiano stile, imparano a gestirsi meglio. Max è come l’Anakin Skywalker di Guerre Stellari. E’ il Prescelto. Ma ancora deve governare il lato oscuro della forza. Dipende da lui rinunciare agli eccessi. Ci riuscirà già a Monza, fra pochi giorni? Ne dubito.