Crisi Ferrari, paradosso Vettel: rimonta possibile

Nonostante gli scarsi risultati c’è fiducia in casa Ferrari: già recuperati 21 punti a Rosberg

Un duello Hamilton-Vettel (Ansa)

Un duello Hamilton-Vettel (Ansa)

Monaco, 31 maggio 2016 - Non male, come paradosso. Nelle due gare fin qui più difficili della stagione, con una macchina in crisi di prestazione, beh, Seb Vettel ha recuperato la bellezza di ventuno (21) punti a Nico Rosberg, leader del mondiale!

Naturalmente, la curiosa (e non so quanto credibile, eh) rimonta del tedesco ferrarista è stata clamorosamente aiutata dalle disavventure del compagno di Hamilton. In Spagna il figlio d’arte pagò con il ritiro immediato il duello rusticano con il Re Nero. Mentre a Montecarlo noie ai freni hanno relegato Rosberg nelle retrovie. Questo per chiarire e non alimentare illusioni inutili. Ma la nuda verità dei numeri segnala, all’improvviso, una classifica iridata molto ‘accorciata’, con la prepotente riscossa del già citato Hamilton e la crescita esponenziale di una Red Bull stupefacente in ogni senso, dal rendimento di Ricciardo in pista alla stupidaggine colossale commessa ai box. In mezzo, tra Scilla e Cariddi, ci sta la Rossa.

LA SVOLTA. A Montecarlo, conforto aritmetico a parte, Vettel aveva il morale sotto i tacchi. Per tacere di Raikkonen, uscito di scena in virtù di uno svarione da novellino (Verstappen ha la metà dei suoi anni ed è andato a sbattere per l’intero week end). I piloti sono importanti, in una ipotesi di rimonta non solo alimentata dalle disgrazie altrui. Probabilmente Seb ha ragione quando si auto flagella, raccontando che guidando meglio il podio sarebbe arrivato. E non ha torto nemmeno Maurizio Arrivabene, il capo del reparto corse, quando spiega: «Il campionato non è finito, io non penso che la Red Bull ci abbia definitivamente sorpassati, il nostro obiettivo restare vincere le corse battendo la Mercedes». Ma allora urge una svolta, in termini di rendimento della macchina, qualità della prestazione, perfezione al volante da parte di chi guida.

E MARCHIONNE… Spesso, applicando le logiche calcistiche, viene descritto un presidente, Sergio Marchionne, sull’orlo di tentazioni alla... Zamparini. Non è così: il numero uno della Ferrari pensa che sia necessario uscire dal guado, non è simpatico che sulla Rossa gli aggiornamenti sperimentati con teorico successo poi non funzionino (quasi) mai in pista. E’ un problema di metodo, è una questione di organizzazione, eccetera: ma qualcosa si può e si deve fare. A Montreal, città che Marchionne conosce benissimo, la SF 16 H presenterà novità importanti di motore e altre soluzioni per telaio e aerodinamica. L’idea è di ricacciare indietro la Red Bull e rendere dura la vita alla Mercedes. Accadrà?