Giovedì 18 Aprile 2024

Fed Cup, Errani-Pennetta da urlo. L'Italia batte gli Stati Uniti: 3-2

Davanti al suo pubblico, Flavia guida la rimonta sugli Usa: dopo il ko di Sara contro la Williams, la brindisina domina la McHale e prolunga la sfida al doppio, vinto in coppia con la Errani con un secco 6-0, 6-3. Serena s'inchina, le azzurre restano nel World group

Flavia Pennetta e Sara Errani (Lapresse)

Flavia Pennetta e Sara Errani (Lapresse)

Brindisi, 19 aprile 2015 - L'Italia del tennis festeggia e ringrazia ancora una volta le sue ragazze terribili. Battuti gli Stati Uniti, le azzurre restano nel World Group della Fed Cup. Merito della rimonta guidata da una grande Flavia Pennetta e dal successo nel doppio decisivo in coppia con Sara Errani contro Serena Williams e Allison Riske, battute 6-0, 6-3 in appena 58 minuti di gioco per il punto del 3-2 che regala la salvezza all'Italia. 

Una giornata al cardiopalma a Brindisi, aperta dal successo in rimonta di Serena Williams nel singolare contro la Errani (4-6 7-6(3) 6-3) e raddrizzata dal punto portata a casa da Flavia Pennetta, l'idolo di casa scelta da Barazzutti al posto della Giorgi. Una scelta azzeccata dato che Flavia ha regolato con un doppio 6-1 la McHale allungando la sfida al doppio, puntualmente portato a casa.  

Le azzurre partono subito forte strappando il servizio a Serena (con tanta collaborazione da parte della numero uno del mondo). Sara e Flavia si trovano e si coordinano a meravigli, a differenza delle americane. Nel terzo game arriva un secondo break che lancia le azzurre spedite fino al 6-0. Serena si fida poco della Riske, vorrebbe coprire il campo da sola ma non le riesce assolutamente. In avvio di seconda frazione timidi segnali di risveglio a stelle e strisce che strappano il servizio in avvio alle azzurre e salgono 2-0 ma l`Italia recupera subito il break di svantaggio (2-2). Gli Stati uniti tengono un turno di servizio ma l`Italia chiude con un parziale di quattro giochi consecutivi. Fino all'ultima volè di diritto spedita in rete dalla Riske. E Genova è solo un ricordo.