Maurizio Arrivabene, Ferrari Team Chief e Toto Wolff Mercedes AMG Team Chief (Ansa)
Spa (Belgio), 28 agosto 2016 - Il Team Principal della Ferrari Maurizio Arrivabene ha parlato non s'è risparmiato ai microfoni di Sky Sport F1 HD nel post gara del GP del Belgio.
Verstappen. "Non voglio parlare degli episodi di oggi, quello che c’era da vedere lo hanno visto tutti. Voglio pensare alla nostra gara e a quanto bene avevamo fatto ieri, soprattutto alle grandi possibilità che avevamo oggi di mettere due piloti sul podio. Peccato perché ci credevamo tutti, ma adesso bisogna girare pagina e guardare a Monza, che è il nostro GP".
Quanto danno c’è stato oggi? "Si è trattato di un residuo sotto la macchina che si è incendiato. Le macchine erano molto danneggiate. Come al solito i ragazzi hanno provato un lavoro velocissimo nel momento in cui c’è stato lo stop e sono stati bravissimi. Detto questo, la gente buona l’abbiamo in casa nostra e dobbiamo lavorare con calma e bene. I danni c’erano soprattutto sul fondo di Sebastian e molti danni anche sul fondo della macchina di Kimi. Detto ciò, se vogliamo aggiungere una nota positiva, nonostante questi danni le macchine si sono comportate bene perché hanno dimostrato solidità".
Vettel e Raikkonen non hanno perso il controllo e non si sono arrabbiati? "È quello che devono fare dei piloti di F1 professionisti, nel senso che devono fare delle ottime partenze, evitare di arrecarsi danno l’uno con l’altro. Poi, il fatto di essere freddi, calmi e concentrati è il loro lavoro. E noi abbiamo due grandi professionisti".
Sui fatti di oggi. "Abbiamo chiamato la FIA chiedendo spiegazioni. Non è nello stile Ferrari urlare le cose ai quattro venti, ma nemmeno non farsi sentire. Quindi ci siamo fatti sentire, abbiamo detto quello che dovevamo dire".
Su Monza. "Noi teniamo i piedi per terra. Abbiamo dimostrato di lavorare bene, che la gente a casa e qui c’è. Adesso concentriamoci su Monza perché è il GP d’Italia e per noi è importante".
Sembra il weekend più convincente rispetto alle ultime gare. "La pista conta perché ogni pista ha la sua storia e degli assetti diversi. Detto questo, ci vediamo a Monza e là secondo me lavoreremo di nuovo nel modo giusto".