Svizzera-Polonia 5-6 dopo i rigori, non basta il gol capolavoro di Shaqiri

La formazione di Nawalka passa in vantaggio con Blaszczykowski, ma viene ripresa dalla rovesciata dell'ex Inter. Ai rigori decisivo l'errore di Xhaka.

La rovesciata di Shaqiri (Ansa)

La rovesciata di Shaqiri (Ansa)

Roma, 25 giugno 2016 - Allo Stade Geoffroy Guichard di Saint-Étienne la Polonia centra per la prima volta nella sua storia la qualificazione ai quarti di un Europeo. Lo fa battendo 6 a 5 la Svizzera dopo i calci di rigore: decisivo l'errore dal dischetto di Xhaka. Nei regolamentari i gol di Blaszczykowski e Shaqiri, quest'ultimo autore di una spettacolare rovesciata dal limite dell'area.

LA CRONACA - I due allenatori confermano le formazioni delle precedenti uscite, con Seferovic che vince il ballottaggio con Embolo nell'attacco elvetico. L'avvio di gara è tutto di marca polacca. Dopo neanche un minuto gli uomini di Nawalka collezionano la prima grande occasione: su un retropassaggio superficiale di Djourou, Sommer anticipa di un soffio Lewandowski, ma sul rinvio la palla finisce a Milik che però a porta vuota calcia clamorosamente fuori. La Svizzera fatica contro l'aggressività degli avversari, che si fanno nuovamente pericolosi con un colpo di testa di Lewandowski, bloccato da Sommer. Al 10' però arriva anche la prima sortita offensiva degli elvetici, quando Dzemaili, ben imbeccato da Shaqiri, conclude sull'esterno delle rete da posizione defilata. La Polonia continua a farsi preferire per intensità e fluidità di manovra, in una partita adesso comunque equilibrata.

Al 29' altra ottima chance per la squadra di Nawalka: su calcio d'angolo Krychowiak viene dimenticato al centro dell'area, ma il suo colpo di testa finisce alto. Pochi minuti dopo e Milik ha di nuovo sui piedi la palla dell'1 a 0, ma su un cross dalla destra l'attaccante dell'Ajax non riesce a trovare la porta. Al 34' è la Svizzera a rendersi pericolosa con un tentativo di testa di Shar da posizione ravvicinata, troppo debole però per impensierire Fabianski. Il portiere è ancora protagonista successivamente deviando in angolo un tiro da fuori di Dzemaili. Nel momento migliore degli elvetici arriva il vantaggio polacco: al 40' contropiede guidato da Grosicki, che serve perfettamente Blaszczykowski, bravo a battere Sommer. Si va così negli spogliatoi su punteggio di 1 a 0, un vantaggio più che meritato per Lewandowski e compagni.

Al rientro la Svizzera sembra più determinata e prende in mano il pallino del gioco. La prima occasione della seconda frazione capita però alla Polonia e in particolare a Lewandowski, il cui tentativo viene bloccato in un due tempi da Sommer. Gli elvetici rispondono prontamente con un tiro di Shaqiri dal limite dell'area, respinto coi pugni da Fabianski, ma spesso tendono i fianchi agli avversari, che si fanno nuovamente vedere con Blaszczykowski che chiama in causa Sommer. La partita scivola via senza grandi emozioni fino al 70', quando Rodríguez su punizione impegna severamente Fabianski, bravo a togliere il pallone dal sette della porta.

Sette minuti dopo gli uomini di Petkovic creano l'occasione più nitida fino a quel momento: sugli sviluppi di un calcio piazzato, prima Djourou si vede respingere quasi sulla linea il tiro e poi Seferovic centra la traversa. L'1 a 1 è nell'aria e arriva all'82', grazie ad una rovesciata da figurine Panini di Shaqiri, che si inventa il gol più bello di questi Europei. E' la rete che sancisce i supplementari, che la Svizzera inizia sull'onda dell'entusiasmo del pareggio. Il primo tempo supplementare non registra occasioni né dall'una né dall'altra parte, con le squadre chiuse e attente a non scoprirsi. Nei secondi 15 minuti invece, gli elvetici, guidati un ispirato Shaqiri, costringono gli avversari nella propria metà campo.

E l'assedio della Svizzera va ad un passo dal concretizzarsi al 112', con un colpo di testa ravvicinato di Derdiyok, salvato miracolosamente da Fabianski. Un paio di lancette più tardi è di nuovo il neo entrato ad avere il match point, ma in scivolata non riesce a deviare in rete un cross di Seferovic. L'ultima occasione capita a Piszczek, che tuttavia viene anticipato proprio al momento del tiro da un difensore avversario. Anche il secondo tempo supplementare termina sull'1 a 1 e così si va ai rigori. I primi due tentativi di Lichtsteiner e Lewandowski sono perfetti, a differenza di quello di Xhaka, che calcia a lato. Dopodiché non sbaglia più nessuno: il rigore decisivo è quello di Krychowiak, che manda ai quarti la Polonia.