Venerdì 19 Aprile 2024

L'Inter umilia lo Stjarnan. Toro suda, dopo 20 anni torna a sognare

I nerazzurri vincono 6-0 con Kovacic autore di una tripletta. Il Toro agguanta la qualificazione per la fase a gironi grazie al rigore di El Kaddouri: mancava dal palcoscenico continentale da 20 anni

I giocatori festeggiano El Kaddouri  per il gol segnato allo Spalato (Olycom)

I giocatori festeggiano El Kaddouri per il gol segnato allo Spalato (Olycom)

Roma, 28 agosto 2014 - Inter e Torino qualificate per la fase a gironi dell'Europa League. E se per i nearazzurri si è trattato solo di una mera formalità con lo Stjarnan, umiliato con una sonora sconfitta per 6-0, per i granata si tratta di un ritorno importante sul palcoscenico continentale dopo 20 anni di assenza (1-0 all'RNK Spalato il risultato finale).

INTER-STJARNAN 6-0 - Festa nerazzurra a San Siro. L'Inter batte lo Stjarnan 6-0 grazie all'ispirazione di Kovacic che mette a segno una tripletta e alla caparbietà di Osvaldo che cerca e trova il gol, dopo aver colpito una traversa e collezionato limpide occasioni. C'è spazio anche per Icardi, che firma una doppietta. Walter Mazzarri voleva una partita grintosa, cattiva, senza cali di concentrazione e la squadra ha risposto perfettamente. Gli islandesi, molto modesti, non si sono mai resi pericolosi, frustrati anche dal risultato dell'andata quando erano stati sconfitti per 3-0. L'Inter è convincente, nonostante un avversario quasi inesistente: Thohir in tribuna non esulta neanche più di tanto. Il presidente assiste impassibile alla partita, forse un po' provato dal viaggio che lo ha portato a Milano. 

Mazzarri fa turn over per preservare la squadra in vista della partita di domenica contro il Torino: schiera Osvaldo titolare, alle sue spalle Kovacic. C'è Carrizo fra i pali, in campo Obi, Andreolli e Ranocchia dal primo minuto. Osvaldo colleziona occasioni, colpisce una traversa, gioca, si impegna e conquista il pubblico di San Siro accorso numeroso con la Nord polemica per la squalifica di due turni che deve scontare nelle prime sfide casalinghe del campionato (Sassuolo e Atalanta). La partita è senza storia: nel primo tempo Osvaldo va vicinissimo al gol ma l'Inter passa al 28' grazie a Kovacic che approfitta di un rimpallo fortunato. Sempre lui si produce al 33' in una azione personale irresistibile conclusasi con un preciso pallonetto a scavalcare il portiere. 

Nel secondo tempo, subito a segno Osvaldo (2'), dopo qualche minuto ancora Kovacic segna il gol del tris tra gli applausi dei 45 mila di San Siro che lo festeggiano con una meritata standing ovation. Per il croato sono le prime reti in nerazzurro. L'Inter dilaga di fronte alla pochezza degli avversari. E segna due volte anche Icardi (24' e 35' st), entrato al posto di Kovacic. La goleada di questa sera è un ottimo viatico per l'Inter che dimostra di avere qualità e di godere di ottima salute: Hernanes e Kovacic illuminano il gioco, Osvaldo sembra motivato a conquistare una maglia da titolare e a non fallire la nuova opportunità che l'Inter gli ha offerto. La difesa è stata praticamente disoccupata, così come Carrizo che ha praticamente guardato i compagni. Ottima prova di Nagatomo, per il giapponese tanta corsa e due assist.

TORINO-RNK SPALATO 1-0 - Per il Torino la vittoria per 1-0 sull'RNK Spalato è la ciliegina sulla torta di un percorso che ha avuto in Giampiero Ventura il protagonista. Dalla serie B all'Europa, all'alba della quarta stagione con il tecnico in panchina. E domani i granata, dopo 20 anni, si potranno godere il sorteggio dei gironi di Europa League. La qualificazione porta la firma di El Kaddouri (su rigore da lui stesso procurato) ma la partita non è stata una passeggiata per il Toro perché lo Spalato, pur non trascendentale dal punto di vista tecnico, si è confermato ben organizzato e ha potuto sfruttare una condizione fisica decisamente migliore (la formazione di Matic è già alla sesta di campionato) e ha impensierito in più occasioni i granata, in sofferenza nel finale. Tanto che, prima del vantaggio al 22', è stato necessario un miracolo di Padelli su un colpo di testa all'indietro di Dujmovic. 

Il Toro ha comandato le operazioni fin dall'inizio pur con qualche pausa, non riuscendo ad alzare il ritmo. Ci ha pensato così El Kaddouri, il più presente insieme a Quagliarella, a rompere l'equilibrio. Il rigore concesso dall'arbitro Sidiropoulos sul cross dello stesso centrocampista è generoso perché il pallone colpisce prima la gamba e poi la mano di Ibriks, ma tant'è. Il vantaggio sembra mettere le cose in discesa, Vukovic vola su un pallonetto da 35 metri di Quagliarella. Poi Benassi, egoisticamente, spreca un contropiede con Barreto libero. Quindi ancora Quagliarella sfiora il raddoppio nel finale di primo tempo con un sinistro che sfiora il palo, dopo che i croati avevano spaventato l'Olimpico con un tiro al volo di Glavina finito di poco fuori. I granata tremano e lo stesso accade lo stesso nella ripresa: Quagliarella e Barreto vanno subito vicini al gol ma Bilic mantiene svegli il Toro colpendo il palo di testa, partendo però in posizione fuorigioco. Lo Spalato cresce, la squadra di Ventura arretra il baricentro e prova a controllare complice un po' di paura che via via subentra. Si resta sul filo del rasoio fino al termine, Martinez sfiora il gol della sicurezza. Poi esplode la gioia granata.