Giovedì 18 Aprile 2024

Europa League, Fiorentina e Napoli in semifinale. Ciao Dinamo Kiev e Wolfsburg

Missione compiuta per le due italiane: i viola prima dominano, poi soffrono ma strappano la qualificazione con i gol di Gomez e Vargas. Tutto facile per Benitez: i tedeschi rimontano due gol al San Paolo, ma il 2-2 premia gli azzurri

Fiorentina, Gomez abbracciato dai compagni (Ansa)

Fiorentina, Gomez abbracciato dai compagni (Ansa)

Firenze, 23 aprile 2015 - Missione compiuta per Fiorentina e Napoli. Dopo la Juventus in Champions, l'Italia porta altre due squadre in semifinale di Europa League. Abbuffata che mancava dal 2003. Era praticamente scontata la qualificazione dei partenopei che, forti del 4-1 dell'andata, hanno avuto vita facile al San Paolo contro un orgoglioso Wolfsburg: sotto di due reti, i tedeschi rimontano in due minuti l'uno-due di Callejon e Mertens e salutano il torneo con un onorevole 2-2. Esulta il Napoli che torna a giocarsi una semifinale a distanza di 26 anni: allora fu trionfo in finale contro lo Stoccarda. Ma si sa, la scaramanzia a Napoli è un obbligo. Fa festa anche la Fiorentina che, dopo l'1-1 di Kiev, piega 2-0 la Dinamo grazie a un gol fortunoso di Mario Gomez e al diagonale pieno di rabbia di Vargas. Partita dominata dai viola che, in superiorità numerica per oltre un tempo, sprecano l'impossibile e corrono qualche brivido nel finale spazzato via dalla rete in pieno recupero del cileno. Montella tocca il punto più alto della sua carriera da allenatore e riporta i viola in semifinale dopo 7 anni di attesa. Insieme alle due italiane restano in corsa Siviglia e Dnipro: vincere si può.

A breve il servizio completo

LE PARTITE

Gomez esulta dopo il gol alla Dinamo Kiev (Ansa)

FIORENTINA-DINAMO KIEV 2-0: Gomez e Vargas affondano la Dinamo Kiev e regalano alla Fiorentina una sofferta, ma meritatissima qualificazione. Dopo un primo tempo dominato, è Gomez a sbloccare il risultato. Gli ucraini, che possono recriminare per la discussa espulsione di Lens al 40', non si rendono praticamente mai pericolosi. La rete della sicurezza per i padroni di casa però arriva solo nel finale, con Vargas. E il sogno europeo della Viola può continuare. Fiorentina subito pericolosa con un traversone di Joaquin sul quale Gomez manca l'attimo in scivolata. Lo stesso tedesco poco dopo si vede annullare una rete per netto fuorigioco. Buono l'avvio della Fiorentina, ancora in avanti con un diagonale di Salah, sventata in angolo da Shovkovskiy. Un minuto dopo Alonso timbra la traversa con un tiro da fuori. Il forcing viola prosegue con una conclusione di Borja Valero, servito da Joaquin, deviata. Ancora lavoro per Shovkovsky sul tiro di Gomez, servito dall'incontenibile Joaquin. Il duetto si ripete poco dopo: cross dello spagnolo, colpo di testa del tedesco con palla che si spegne fuori. Dopo il grande sforzo gradualmente i padroni di casa abbassano i ritmi. La Dinamo, fino a quel momento mai pericolosa, prova a scuotersi e a guadagnare terreno, ma al 40' piove una tegola sugli ucraini: la seconda ammonizione, per simulazione, a Lens dopo un contatto con Rodriguez. Sanzione che però sembra eccessiva. In ogni caso la  Fiorentina approfitta subito della superiorità numerica: Joaquin pennella il cross dalla sinistra, Gomez c'è e insacca da pochi passi.  In apertura di ripresa viola pericolosi con uno spunto individuale di Salah, il suo destro termina la corsa sul palo. Prova il tiro da fuori Mati Fernandez, la palla si spegne sul fondo. La squadra di Montella non ha alcuna intenzione di alzare i ritmi e si accontenta di gestire il possesso palla. Nelle file viola fanno il loro ingresso Badelj e Aquilani, escono Borja Valero e Pizarro. Per Neto, lavoro di ordinaria amministrazione, ma la difesa di casa corre qualche brivido di troppo. In ogni momento la gara si può riaprire: serve il raddoppio della sicurezza. Che arriva, in pieno recupero, con Vargas, da poco entrato al posto di Salah: sugli sviluppi di una ripartenza l'esterno se ne va sulla sinistra e batte di sinistro Shovkovsky mandando in delirio i tifosi del 'Franchi'.

L'abbraccio tra i giocatori del Napoli (Ansa)

NAPOLI-WOLFSBURG 2-2:  Il Napoli si complica la vita ma conquista la semifinale: nel primo tempo Andujar tiene a bada il forcing dei tedeschi, nella ripresa le reti di Callejon e Mertens rassicurano ulteriormente i partenopei. Ma l'orgoglio dei 'Lupi' esce fuori e un micidiale uno-due firmato Klose-Perisic fissa il pareggio. A Benitez va bene così: e dopo 26 anni il Napoli ritrova la semifinale di una competizione europea. Prova subito l'aggressione il Wolfsburg: Andujar salva su Perisic, quindi Trasch spedisce fuori da ottima posizione, poi Bendtner sfiora la traversa di testa. Prima dell'intervallo è di nuovo chiamato all'intervento Andujar: il portiere è bravissimo a respingere in tuffo il diagonale di Bendtner. Nella ripresa il Napoli torna in campo con ben altro atteggiamento e dopo un paio di minuti Mertens calcia a giro e sfiora l'incrocio dei pali. A sbloccare il risultato al 5', è Callejon sugli sviluppi di un contropiede: Higuain lo serve sulla destra, lui scatta sul filo del fuorigioco verso l'area e supera di destro Benaglio con la deviazione complice di Rodriguez. Ancora Callejon, smarcato splendidamente da Hamsik, ha l'occasione per la doppietta: stavolta Benaglio gli sbarra la strada in uscita. Il Wolfsburg però non intende arrendersi: Perisic va di testa sul cross di Trasch, la palla è fuori. Al 20' il Napoli raddoppia: Higuain, innescato dal neoentrato, serve Mertens, la prima conclusione del belga viene respinta da Benaglio, non la seconda. Ma il Napoli non ha fatto i conti con l'orgoglio dei tedeschi, che prima accorciano le distanze con un colpo di testa di Timm Klose sul corner di Arnold (26') e due minuti dopo trovano il pareggio con l'incontenibile Perisic. Benitez, infuriato con i suoi, si cautela con Henrique per Mertens. L'ultimo brivido è ancora targato Wolfsburg, con un diagonale mancino di Caligiuri dopo la sponda di Dost: poi è solo festa Napoli.