Martedì 23 Aprile 2024

EuroLeague, Macvan monumentale. Milano batte il Darussafaka e centra il secondo successo

Il lungo serbo, nonostante un'ingenuità finale costata sei punti a Milano, è stato determinante nell'81-80 con cui l'EA7 ha battuto in trasferta il Darussafaka Dogus, centrando il secondo successo europeo consecutivo

Milan Macvan (LaPresse)

Milan Macvan (LaPresse)

Istanbul (Turchia), 20 Ottobre 2016 – L'EA7 Milano fa due su due in EuroLeague assicurandosi il secondo successo consecutivo nel giro di una settimana. Anche questa volta però i biancorossi hanno dovuto attendere la volata finale per avere ragione della corazzata turca Darussafaka Dogus grazie ad un risicato 81-80 finale. 21 punti, 6 rimbalzi e 3 assist per Milan Macvan, nominato miglior giocatore della serata nonostante i due falli commessi in un amen negli ultimissimi minuti – di cui uno tecnico fischiato per proteste – che sono costati sei punti subiti e hanno rimesso in carreggiata i turchi rischiando di compromettere il successo finale.

E' proprio il lungo serbo a mettere benzina nel motore milanese in avvio e a propiziare l'11-3 con cui si presentano al pubblico turco. Il Darussafaka ci mette invece un po' a carburare ma in chiusura di primo quarto piazza la zampata grazie alla difesa a zona chiamata da Blatt e a due triple ravvicinate di Moerman che tutto solo sigla il 18-17. Milano resiste all'assalto e con McLean e Hickman rimette il naso avanti in chiusura di primo quarto (24-23). Quando il gioco ricomincia gli ospiti tentano il nuovo allungo grazie al trio Simon-McLean-Sanders che mette a referto un break di 9-0 il quale vale il +10 meneghino (33-23). Sul più bello però l'ex Dinamo Sassari Sanders commette il prematuro terzo fallo della sua serata ed è costretto a tornare in panchina. Questa perdita galvanizza i padroni di casa che alzano il pressing costringendo Milano a tanti errori (11 perse in 20 minuti) e colpiscono con lo scatenato Clyburn che piazza tre canestri nel pitturato in fila e riporta i suoi a -5 (39-34). Si sveglia anche Moerman ma Kalnietis e Raduljica tengono a bada gli avversari facendo conservare a Milano un tesoretto di cinque punti all'intervallo lungo (46-41).

Nel terzo quarto è sfida dalla lunga distanza con Macvan e Dragic che fanno centro da un lato e Moerman e Anderson che replicano colpo su colpo dall'altro, capitalizzando il buon uso del pick and roll del Darussafaka che sul finire della frazione riesce a riportarsi a contatto definitivamente (60-58 al 30°). L'ex Pistoia Wanamaker trova addirittura nel traffico la giocata del pareggio quando il cronometro ricomincia a correre, ma l'EA7 non accusa il colpo e con le frecce scagliate dall'arco dei 6.75 metri dal rientrante Sanders e Kalnietis allunga di nuovo a +5 (66-61). Batuk e Wilbekin però non ci stanno e firmano un mini parziale di 5-0 per la nuova parità a quota 66. Si va avanti a strappi e Milano prova a darne un altro con Gentile e Macvan (73-67). La stanchezza comincia a farsi sentire nelle gambe dei milanesi che la pagano in termini di lucidità: l'esempio lampante di quanto detto si ha quando sul +3 esterno Macvan commette un fallo su Wanamaker che realizza scatenando la reazione del lungo serbo che protesta in maniera veemente e si vede fischiato nel giro di pochi istanti il terzo e quarto fallo (il secondo tecnico) che consentono al Darussafaka di siglare sei punti consecutivi praticamente a cronometro fermo (76-73). Nonostante le difficoltà Milano tiene dritta la barra del timone e reagisce con Kalnietis e Sanders che mettono la loro griffe sul contro-sorpasso meneghino (77-76). Si arriva così sul rettilineo finale: Anderson fallisce la tripla del +2 interno, e McLean dalla linea della carità fa due su due per il 79-76 dell'Olimpia. Moerman accorcia di nuovo e Kalnietis fallisce clamorosamente due liberi, ma Sanders è il più lesto a catturare la carambola e a consegnare la palla a Simon che si guadagna due tiri liberi che manda a segno (81-78). L'EA7 è lesta a fare fallo su Wanamaker prima che possa tirare da fuori e così la rimonta turca si spegne sul -1.