Giovedì 18 Aprile 2024

Ducati sogna in MotoGp: Stoner in pista ha la grinta e la cattiveria di sempre

Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, è felice

Casey Stoner con la Ducati MotoGp a Sepang (AFP)

Casey Stoner con la Ducati MotoGp a Sepang (AFP)

Arezzo, 11 febbraio 2016 - Tra la Malesia e l’Australia, ovvero il primo e il secondo round di test ufficiali della MotoGp targata 2016, Gigi Dall’Igna si riprende anche uno spicchio di Superbike. L’abbraccio a Davide Giugliano e a Davies Chaz, i piloti con cui il Team Ducati-Aruba punta, senza nascondersi, al Mondiale di categoria, è comunque un abbraccio che non distoglie il direttore generale di Ducati Corse dalle sensazioni forti che la MotoGp regalerà con l’inizio della nuova stagione. «E per noi – giura Dall’Igna – sarà una stagione molto importante. Vogliamo fare un passo in avanti rispetto alle cose assolutamente positive che ci portiamo dietro dal 2015, ma sappiamo bene che la battaglia del 2016 sarà dura. Per tutti». La Ducati, intanto, ha già messo a segno un ottimo punto a suo favore: il ritorno in pista di Stoner è la vera notizia dell’inverno... «Sì, l’aver riproposto Casey in MotoGp ha scatenato un bel putiferio. Stoner è molto amato dal popolo della Rossa. In Ducati ha vinto un Mondiale e si è preso tantissime gare. Stiamo parlando di un numero uno e di sicuro il suo contributo sarà un valore aggiunto per il team. In pista ha la grinta e la cattiveria di sempre». E magari anche Iannone e Dovizioso avranno qualche motivazione in più? «I nostri piloti si presentano al via della stagione con le idee chiare e tanta ambizione». Prendiamo Iannone: giusto dire che sarà l’anno della sua maturità? «Andrea vuole raggiungere lo step successivo dopo le buone cose dell’anno scorso. Iannone è cresciuto tantissimo nelle ultime due stagioni e nel 2016 dovrà fare di tutto per arrivare ad essere al top e mettersi quindi il più vicino possibile agli altri. A quelli che vincono». E Dovizioso? «Sta lavorando moltissimo, come del resto ha sempre fatto. Il suo obiettivo è di riprendere il discorso e il passo della prima parte del Mondiale scorso. Il suo 2015 era iniziato alla grande, poi ci sono stati alcuni problemi. Sono sicuro che Dovizioso tornerà ad essere quel protagonista del Mondiale che vedemmo fino al Mugello». Dall’Igna, da osservatore esterno, ai test in Malesia come le sono sembrati Rossi e Marquez? «Le prove non sono l’occasione giusta per capire come i due ripartiranno dopo il caso Valencia. La sfida riprenderà con l’inizio delle gare, quando le giornate sono intense sia in pista, sia fuori». Così potrebbe scapparci anche una stretta di mano? «Fra chi?» Ovviamente Rossi e Marquez. «Mah... no, secondo me, non accadrà. Vale e Marc non faranno mai la pace». Così, con un nemico vero accanto, Rossi avrà ancora più motivazioni per puntare al decimo titolo? «Può darsi, ma sinceramente non credo che uno come lui abbia bisogno di spunti esterni, anche di questa portata, per scendere in pista e dare la caccia a un Mondiale».