Doping, la Wada attacca: pochi controlli a Rio

L’agenzia antidoping lamenta la mancanza di personale per i controlli antidoping durante le ultime Olimpiadi e un numero limitato di analisi.

Alcune provette prima di essere analizzate

Alcune provette prima di essere analizzate

Bologna, 28 ottobre 2016 – Wada all’attacco, alle Olimpiadi di Rio de Janeiro i controlli antidoping non sarebbero stati adeguati. Uno studio di alcuni osservatori indipendenti dall’agenzia mondiale antidoping avrebbe rilevato diverse falle nel sistema dei controlli durante l’ultima Olimpiade.

Oltre ai normali controlli di gara, secondo la Wada sono venuti meno i test fuori competizione. La mancanza di personale, dovuto ai tagli al budget, e una inadeguata formazione, avrebbero portato ad un numero inferiore dei controlli rispetto a quanto era stato stabilito.

Soprattutto, si registrano centinaia di campioni impossibili da utilizzare per errori nel sistema di registrazione e i pochi controlli ematici nelle discipline più sensibili come il sollevamento pesi. Per la Wada, su 11470 atleti 4125 non sono stati sottoposti ad alcun controllo.