Donadoni: Sono mancate personalità e determinazione

Il Bologna crolla a Torino e il tecnico non cerca alibi: "Commessi errori ingenui"

Il tecnico del Bologna Roberto Donadoni

Il tecnico del Bologna Roberto Donadoni

Bruttissima sconfitta per il Bologna di Roberto Donadoni, battuto per cinque a uno dal Torino al termine di una partita senza appello. “Il risultato – afferma Donadoni nel post partita – dice che il Torino è più forte. Abbiamo cominciato alla pari, poi però abbiamo subito due gol sciocchi. Ci sono mancate personalità e determinazione, e anche per questo abbiamo commesso errori ingenui: una squadra come la nostra non deve commetterli”. Sotto due a uno al quarantacinquesimo, c’era comunque un intero tempo per rimettere in piedi la partita: “All’intervallo ho chiesto ai ragazzi una reazione, invece abbiamo pagato ancora dazio. Destro ha anche avuto l’occasione per riaprire la partita sul tre a uno, ma è stato troppo precipitoso”. Poi, a proposito dell’atteggiamento avuto dai suoi giocatori, Donadoni apre una parentesi psicologica: “A volte credo più io in loro di quanto loro non credano in se stessi. Così però non va bene, bisogna essere convinti, mentre questa convinzione a volte latita. Siamo in un processo di crescita, e anche questo risultato ci insegnerà qualcosa: ripartiremo da qui”. Qualche sorpresa l’hanno destata le esclusioni di Krejci e Nagy, tra i migliori nelle prime due partite stagionali: “Non ci sono solo undici giocatori, e i tre ragazzi che ho inserito rispetto a domenica scorsa sono assolutamente all’altezza. Parlate di Oikonomou, ma non si può valutare qualcuno dopo solo una partita: non abbiamo preso cinque gol solo per colpa sua”. Un occhio sul mercato, comunque, non gli dispiacerebbe fosse buttato: “Stiamo lavorando con la società: se si riesce a fare qualcosa di positivo diventa tutto più agevole”.

Oltre all’allenatore, a metterci la faccia dopo questa debacle ci è andato il capitano del Bologna Daniele Gastaldello: “Non siamo stati impauriti – esordisce – ma ci è mancata la cattiveria. Il Torino è una squadra di valore, e noi non siamo riusciti a imporre il nostro gioco”. Continua: “Sono stati commessi degli errori evitabili, e in Serie A ti puniscono subito, ma ormai questo è il passato e ora bisogna pensare al futuro: questo cinque a uno ci può anche aiutare”. I giovani della retroguardia oggi non hanno dato le garanzie sperate, ma Gastaldello non punta il dito contro nessuno: “Voglio fare i complimenti ai nostri giovani perché ci mettono l’anima e si impegnano. Gli errori li commettono tutti, anche io che ho trentatré anni”. In chiusura un pensiero costruttivo: “Negli spogliatoi ci siamo guardati in faccia, ora dobbiamo solo alzare la testa e lavorare. Fare drammi – conclude – è deleterio: questa bastonata potrà servirci per crescere”.